2014
Parma, Ghirardi: «Voglio l’Europa League». E su Donadoni e Cassano…
Il patron gialloblù soddisfatto per il momento positivo che sta vivendo la sua squadra.
CALCIOMERCATO PARMA GHIRARDI – Soddisfazione in casa Parma per il momento positivo che sta attraversando la squadra di Roberto Donadoni. Il primo a sorridere è Tommaso Ghirardi, che si gode i risultati conseguiti in campionato dal suo team: «Veniamo da 12 gare utili consecutive, mai successo nella storia del club. Sono orgoglioso perché si parla del Parma di oggi e non solo di quello, straordinario, della gestione Tanzi. Sono molto contento perché la crescita è stata costante per gioco e organizzazione, sempre tra le prime dieci in questi anni. Siamo consapevoli di essere una buona squadra, guardiamo con un pizzico di presunzione a chi è davanti a noi», ha dichiarato il presidente del club crociato ai microfoni di “Tuttosport”.
FIORENTINA – Ghirardi ha poi parlato della prossima sfida di campionato: «Fiorentina? E’ stata costruita con una logica, per essere tra le primissime. Noi siamo coscienti di stare regalando qualcosa di straordinario. Nessuna paura, come ha detto Donadoni. All’andata abbiamo disputato un’ottima gara, se avessimo fatto subito il 2-0 avremmo forse preso qualcosa in più di un punto. Ma siamo caparbi e ci aiuterà il pubblico».
DONADONI – Piovono complimenti per l’allenatore gialloblù da parte del presidente del Parma: «Donadoni è una persona che conosce a fondo questo sport. E’ caparbio, cresce giornata dopo giornata, dopo essere partito in punta di piedi. In Italia siamo sempre bravi a demolire chi è stato un mito nella vita precedente, come Donadoni, calciatore straordinario al Milan. Si pensava che diventasse subito il più forte, invece serve la gavetta. Da noi è stato fondamentale il rapporto con Leonardi (ad, ndr), una collaborazione che ha colmato qualche piccolo difetto. Ora Donadoni è un tecnico importante. Sono persona consapevole: se un grande club me lo chiede… Non per debolezza ma per realismo, si vive sempre per migliorare e sarei il primo ad accompagnarlo. Ha contratto fino al 2015, spero che concluda il ciclo. Ma è persona seria, non farà mai brutti scherzi».
OBIETTIVI E MERCATO – Ghirardi ha poi proseguito: «Europa League? E’ come la favola della volpe e l’uva, alla fine ci vogliono andare tutti, tranne i top club che cercano la Champions. Io sarei molto felice di essere l’anno prossimo in Europa League. Mercato? Abbiamo bisogno di vendere per essere più autonomi dalle risorse degli azionisti. Il fatto che Biabiany – uno che ha vissuto realtà importanti – abbia rifiutato la Lazio, mi fa capire che abbiamo raggiunto livelli importanti. Non sono presuntuoso ma chi viene trova una società organizzata, un centro sportivo di alto livello (Molinaro mi ha chiesto di stabilirsi a Collecchio), uno stadio ideale per il calcio. E poi diamo tranquillità economica: nessuno ha mai perso un euro. Anche questo è motivo di orgoglio».
SINERGIA – Il patron del Parma ha poi sottolineato l’importanza di Ghirardi e di alcuni elementi della rosa: «E’ fondamentale in questa logica. Ha la mia fiducia e stima. Gestiamo il Parma in piena sintonia. E’ un eccellente lavoratore. Ha dato un’organizzazione seconda a nessuno, come aveva fatto alla Juve e a Udine. Cassano? Antonio è la sorpresa positiva: tranquillo, sereno. Ci sono stati quei 15 giorni di sbandamento a gennaio, forse perché qualcuno ha fatto telefonate poco opportune. Non dalla società, con cui c’è grande stima, in amicizia con i Garrone. Antonio sta bene qui, pur essendo sempre legatissimo alla Samp. Fino a quando sarà contento… Poi siamo grandi e i programmi possono cambiare. Amauri? E’ legatissimo a me, alla società. Lo stimo molto. Nei momenti difficili ha saputo tirarci fuori dai guai con personalità. Donadoni e l’ambiente fanno sì che ognuno sappia di poter essere utile quando è opportuno: c’è una possibilità per tutti. Mirante e Parolo sono tra i migliori del loro ruolo. Poi Lucarelli sta vivendo una seconda giovinezza, Paletta ha detto no alla Roma. Palladino sembrava perso e dialogava con Cassano che era un piacere. Sono molto contento».