2014
Serie A, Catania vivo solo a tratti, Chievo più cinico
SERIE A CHIEVO CATANIA SINTESI – Da pochi minuti Chievo Verona e Catania hanno finito di darsi battaglia nella gara valevole per la 25^ giornata della Serie A Tim. Di seguito vi proponiamo la sintesi della partita per rivivere tutte le emozioni del match.
PRIMO TEMPO – Partono meglio i siciliani che si rendono pericolosi nelle ripartenze. Al 10′ Izco impegna Agazzi con un insidioso tiro dal limite, dieci minuti dopo Lodi prova la parabola a giro da una posizione più adatta ad un cross, ma ottiene solo il calcio d’angolo. Alla mezzora escono fuori i padroni di casa. L’occasone più ghiotta arriva sui piedi di Paloschi che però stringe troppo l’esecuzione di fronte ad Andujar. Al 33′ Thereau mette in mezzo per Guarente che tutto solo sfiora il gol dell’ex. Ma la rete è nell’aria e pochi minuti dopo viene fischiato un calcio di rigore a causa dell’intervento col braccio di Alvarez, che aveva respinto con il braccio il tiro verso la porta di Frey. Thereau mette dentro e sigla l’1-0 per il Chievo. La reazione degli ospiti è affidata a Keko che colpisce di testa da buona posizione, ma la palla finisce sopra la traversa. Dopo un’ottima azione corale, Lodi prova il tiro a giro ma sfiora l’incrocio dei pali. Intanto Gennaro Sardo inveisce contro l’arbitro dalla panchina, il sesto uomo segnala l’accaduto e l’arbitro lo espelle. I 22 in campo tornano negli spogliatoi con il risultato che vede i padroni d casa condurre l’incontro.
SECONDO TEMPO – La seconda frazione si apre col diagonale di Peruzzi che non riesce ad impensierire il portiere avversario. Al 4′ minuto, sugli sviluppi di un calcio da fermo, Bergessio fa la sponda ma Alvarez colpisce troppo debolmente il pallone verso la rete. Il secondo tempo sembra il contrario della prima metà di gioco, pochissime occasioni per il resto dei 45′ grazie anche ad un Chievo che aumenta la densità in difesa e attenua gli attacchi dei siciliani. I rossazzurri, infatti, si rendono pericolosi solo all’89’ quando Plasil colpisce male di testa solo davanti al portiere. Solo a sprazzi la formazione di Maran, nei 90′ poca continuità e affidata solo ai lampi di Lodi e a qualche palla da fermo. Buon primo tempo nonostante lo svantaggio parziali, assolutamente da rivedere la seconda frazione di gioco. Alla lunga merita il Chievo, più generoso e bravo a sfruttare al meglio le occasioni nel corso della gara.