Il patron granata resta positivo e guarda al futuro: dall’Europa al progetto.

TORINO CAIRO – La sconfitta nel derby è un boccone amaro da digerire per il Torino, soprattutto per via degli strascichi polemici in seguito alla direzione arbitrale ed in particolare all’episodio del mancato rigore per fallo di Pirlo su El Kaddouri. Il patron granata, però, resta sereno: «Io sono positivo, penso positivo, guardo avanti. Mi è spiaciuto perdere in quel modo, dopo che già il primo derby stagionale ci era stato portato via con un gol in fuorigioco. Allora però il Torino aveva fatto pochino, stavolta invece ha giocato bene. Poteva fare meglio, come no, però almeno nell’ultima mezz’ora ha messo sotto la Juve, che non ha più fatto nulla, e meritava il pari. Il rigore poi è evidente, indiscutibile: invece, oltre a vedercelo negato, ci deriva pure la beffa dell’ammonizione a El Kaddouri, che verrà squalificato. E tralascio Vidal, che andava chiaramente espulso. E pensare che Rizzoli è pure un internazionale, uno che andrà al Mondiale, che ha arbitrato finali di Champions… Lo stimo. Era in serata storta. C’è persino un’immagine dove si vedono i tifosi bianconeri dietro la porta che si mettono le mani nei capelli…», ha dichiarato Urbano Cairo ai microfoni di “Tuttosport”.

PROGETTO – Il presidente del Torino ha poi analizzato il piano granata, confermando il direttore sportivo Petrachi e l’allenatore Ventura: «Vogliamo proseguire il progetto partito con Ventura e Petrachi tre anni fa. Grande attenzione all’organico, inserendo giocatori di prospettiva e qualità, compatibili e migliorabili con e dal nostro allenatore. Con i giovani, devono esserci elementi più… posso chiamarli attempati? Che posseggano anche fame. Giusto venerdì ho incontrato Comi (il dg, ndr ) e Bava (responsabile del settore giovanile, ndr ) e ho domandato loro: se raddoppio l’investimento del vivaio, voi mi fate rendere i secondi due milioni come i primi due? Rinnovi Petrachi e Ventura? Diciamo che siamo molto avanti… Ci intendiamo, ci apprezziamo. Se hanno già firmato, bisogna chiederlo a Ventura che ha più memoria di me… Comunque, conto di annunciarli presto».

EUROPA – Infine, considerazione sul traguardo da raggiungere: «L’obiettivo è uno solo: fare bene, fare sempre meglio. Cercando magari di fare un bel calcio e sviluppare talenti, come con Cerci in Nazionale, Immobile e Darmian quasi. Arrivati a 40 punti, si deve continuare, il più in alto possibile, senza un chiodo fisso. Come ho fatto con La7: l’obiettivo era il pareggio, l’ho messo nel mirino e poi ci ho lavorato sù senza pensarci ogni momento».