2014
Udinese, Heurtaux: «Anno importante per me, gioco con continuità»
Ecco le parole del difensore centrale arrivato nel 2012 dal Caen
SERIE A UDINESE INTERVISTA HEURTAUX – Thomas Heurtaux, difensore centrale in forza all‘Udinese di Francesco Guidolin, è una delle rivelazioni di questo campionato, dimostrandosi ottime doti fisiche abbinate ad una perfetta capacità tattica nella difesa a 3 friulana; raggiunto dai microfoni di Udinese Channel, il francese classe 1988 ha parlato della sua carriera calcistica: «Il calcio mi è sempre piaciuto, guardavo tante partite e ora sono un calciatore. In Italia il calcio è una religione, non è cosi in Francia. Sono cresciuto a Parigi e ho iniziato a giocare nelle giovanili del Caen. Da piccolo giocavo davanti, poi con il tempo sono andato dietro e a Caen ho sempre giocato in difesa. Mi piace anche andare avanti, ma penso a fare bene in difesa. La mia avventura nelle giovanili mi ha aiutato tanto, ho ottenuto fiducia fino a esordire tra i professionisti nella terza divisione francese. E’ stato un momento bello e ho acquistato molta esperienza. Avevo più fiducia e sono stato felice di tornare al Caen e sono riuscito a giocare in Ligue 1. La cavalcata verso la prima divisione è stata straordinaria. L’anno successivo ho fatto bene e ho giocato quasi sempre. Ci siamo salvati e il secondo anno anche è andata bene. La partita più bella? Sono tante, come a Marsiglia, Parigi, con stadi pieni e tifosi caldi. A Parigi ho anche segnato un gol».Sul tecnico Guidolin: «E’ un grande allenatore mi ha aiutato e mi sta aiutando tanto».
HEURTAUX SU UDINE E SERIE A – Heurtaux continua l’intervista commentando il uso arrivo ad Udine: «Ero felice, ho parlato con Gino Pozzo e abbiamo trovato subito il feeling. Differenze con il Caen? L’Udinese era più forte, quell’anno arrivammo terzi. Nei miei primi giorni ho subito visto che questa è una grande squadra. C’era Benatia che mi ha aiutato molto. Qui c’è tutto per un calciatore, per fare bene e vivere bene. Questa è una grande società, che ha capito molte cose anche con la costruzione del nuovo stadio».Sul preliminare col Braga: «E’ stata una serata difficile. Dovevamo passare ma non è andata bene. E’ stata però un’esperienza per tutti. La Champions è un sogno per tutti i calciatori, come la Nazionale, per un calciatore è un top». Il centrale ex Caen e Cherbourg ha anche parlato della forma attuale della squadra bianconera: «Quest’anno è importante per me. Sul campo cerco sempre di dare il massimo per la squadra. Giocare con continuità è stato importante. Purtroppo siamo usciti nel preliminare, non abbiamo fatto bene. Ho fiducia nella squadra: abbiamo tanta qualità, siamo cambiati poco. Il problema è che non abbiamo continuità e per questo che in campionato ci sono alti e bassi. Coppa Italia? Abbiamo fatto il possibile, giocando ottime partite. Con la Fiorentina ce la siamo giocata, però questo è il calcio. Dispiace per i tifosi.Io goleador? Lavoriamo molto sulle palle inattive e non importa chi fa gol, ma essere sempre presenti perchè sappiamo che le partite possono cambiare da un calcio d’angolo o da una punizione. Ho fatto qualche gol, ma penso più che altro a difendere e fare bene dietro, anche se è bellissimo segnare ed esultare sotto i propri tifosi».Ultima battuta sul modello ispiratore: «Prima a Laurent Blanc che mi piaceva molto e anche Piquè che è molto forte, Thiago Silva che è fortissimo, ce ne sono molti».