2014
Spagna, Hierro: «Italia? Non è mai unamichevole»
L’ex difensore e dirigente spagnolo ha parlato in vista della sfida contro gli azzurri.
SPAGNA ITALIA HIERRO – Con il Real Madrid ha vinto tutto, lo stesso non può dirsi per quanto riguarda la sua esperienza in Nazionale: parliamo di Fernando Hierro, ex difensore che ha partecipato a ben quattro Mondiali e due Europei senza però riuscire a sollevare un trofeo. Hierro, che ha ricoperto la carica di direttore sportivo e consigliere alla guida tecnica della Spagna, ha parlato in vista dell’amichevole contro l’Italia: «Ho giocato per tredici anni nella Spagna ed il mio ultimo Mondiale è stato nel 2002. E’ stato molto importante per me fare il direttore sportivo della Nazionale, è stata un’università ed un’occasione di crescita per il calcio spagnolo. Per arrivare a questi livelli ci abbiamo messo tempo, ma abbiamo fatto le cose per bene. Sono cambiate tante cose: prima si diceva che nei momenti importanti fallivamo, adesso dominiamo e non credo ci siano stati altre nazionali capaci di fare questo».
CALCIO SPAGNOLO – Hierro ha proseguito l’analisi sulla crescita esponenziale del calcio spagnolo: «Siamo stati i primi a vincere due Europei e un Mondiale consecutivamente. Adesso tutti vorranno mettere fine a questa egemonia, sanno che siamo tra i candidati alla vittoria finale, ma attenzione a Germania e Argentina, sono fortissime. Tutti mi chiedono qual è il nostro segreto, come ci alleniamo per avere questo tipo di gioco. Prima c’erano dubbi sulla nostra adattabilità in altri campionati molto diversi e forti come, ad esempio, la Premier League, ma ci siamo riusciti».
AZZURRI – Infine, il capitolo relativo alla sfida contro l’Italia: «Questa partita è un classico. Arriva in un periodo particolare, perché fra due settimane ci sono gli impegni di coppa, ma quando indossi la maglia della Spagna e giochi contro l’Italia non stai disputando una partita come tutte le altre. Sono stati per quattro volte campioni del mondo: queste sono partite che ti fanno emozionare, non potranno mai essere amichevoli. In Confederations Cup ci hanno messo in grande difficoltà, hanno giocatori strepitosi, come Pirlo. Stanno cambiando tanto, ma non dimentichiamo la loro storia».