2014
Parma, Biabiany: «Guangzhou? Più dei soldi contano le motivazioni»
L’esterno offensivo del club crociato ha parlato del buon momento in campionato e di mercato.
CALCIOMERCATO PARMA BIABIANY – Mai ammonito da 24 partite, Jonathan Biabiany è l’emblema della correttezza. Ma l’esterno del Parma è anche uno dei segreti del successo in campionato della squadra di Roberto Donadoni: «Per natura sono una persona tranquilla e riflessiva anche fuori dal campo, ce ne vuole per farmi arrabbiare. Perciò non mi piace disperdere energie nervose per protestare con gli arbitri, perché di solito serve solo per prendere un’inutile ammonizione. Poi nel mio ruolo e con la mia velocità è più facile che siano gli avversari a fare fallo su di me… Sono veloce ma non sono uno sprinter», ha dichiarato Biabiany ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.
LA SCINTILLA – Biabiany ha poi analizzato il buon momento della squadra: «Sapevo dall’inizio della stagione che avremmo fatto un campionato importante. Le qualità non ci mancano e Donadoni ci fa giocare al calcio nel modo giusto. Abbiamo perso contro Roma e Juve giocando alla pari. Ci serviva una scintilla, si è accesa vincendo a Napoli. La crescita si è consolidata battendo molte squadre di bassa classifica. Segno di maturità».
RETROSCENA – L’esterno offensivo crociato ha parlato poi della sessione invernale di calciomercato: «Sono state tutte trattative uscite nell’ultima settimana di mercato. Nessuna mi è apparsa completamente adatta a me, inoltre il Parma non voleva cedermi a tutti i costi. Ha lasciato che decidessi io e il presidente Ghirardi mi ha offerto l’allungamento del contratto fino al 2018 facendomi sentire un giocatore importante e al centro del progetto del club che vuole ritornare al livello di 15 anni fa. Non è stato difficile decidere di rimanere. Guangzhou? C’è stato un contatto molto forte. Però più che i soldi hanno contato le motivazioni. Al Parma posso raggiungere traguardi più importanti e stimolanti in questa fase della mia carriera. Qui sto bene. A Parma sono nate le mie bambine Kelis di quasi 2 anni e Joyce di 3 mesi. Sono legato a questa città. Però è difficile fare previsioni, nel calcio non bisogna mai dire mai».
L’AVVERSARIO – E, infine, sul prossimo turno di campionato: «Sono tre punti pesanti ma se battiamo il Verona e poi perdiamo le prossime gare tutto sarà inutile. Dovremo continuare a fare bene anche nelle successive 11 giornate. Questo è il momento di tirare fuori tutto il nostro cuore per raggiungere l’Europa. A Verona non meritavamo di perdere. La rivincita ci sta ma senza caricarla troppo perché non è nel nostro spirito piangere su quello che abbiamo lasciato per strada. Dovremo attaccare con giudizio evitando le loro ripartenze e chiudendo gli spazi a Toni, un campione senza età. Dicevano che era vecchio, invece continua a fare gol».