Lazio, Oddo: «La contestazione fa male alla Lazio. Occhio al Milan» - Calcio News 24
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Lazio, Oddo: «La contestazione fa male alla Lazio. Occhio al Milan»

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LAZIO MILAN ODDO – Il doppio ex della gara, Massimo Oddo, ha parlato della sfida in programma domenica sera allo stadio Olimpico e che vedrà Lazio e Milan affrontarsi in uno dei due posticipi validi per la 29° giornata di Serie A. L’ex terzino campione del Mondo, attuale allenatore degli Allievi Regionali B del Genoa ha affrontato vari temi ai microfoni di Lazionews.eu.

LAZIO-MILAN – «Sarà una partita tra due ottime squadre: la Lazio vive un momento positivo, il Milan, invece, vive un momento estremamente negativo. Credo che il fattore campo conterà molto, altrettanto l’aspetto mentale ecco perché vedo la Lazio favorita. Di fronte, comunque, avrà una squadra che al di là dei risultati ha un ottimo organico e tutti si aspettano una prova di grande orgoglio per ribaltare questo momento negativo che sta attraversando».

MILAN E LAZIO CONTESTATE – «La spinta del pubblico conta tantissimo, lo dico da ex calciatore, da giocatore che  scendeva in campo e sentiva il pubblico che ci incitava. Il pubblico è davvero il dodicesimo uomo in campo, su questo non ci sono dubbi. Se i tifosi ci concentreranno sono sulla contestazione ovviamente questa spinta verrà meno e sarà una mancanza per i giocatori in campo. Ma è anche vero che non è la squadra a essere contestata e la pressione che sentiranno i giocatori del Milan sarà superiore a quella che sentiranno i biancocelesti. Questo è fuori da ogni dubbi».

PROTESTA CONTRO LOTITO – «Difficile sbilanciarsi. Da esterno che non conosce la situazione è inevitabile che in questi casi, come ha detto Reja, l’unica cosa da provare a fare è venirsi incontro. Dovrebbero cercare di parlarsi, di chiarirsi, di tranquillizzarsi: siamo in un mondo civile e le persone che sono in disaccordo cercano di trovare una strada comune. Lo dico per il bene della squadra, per l’interesse comune che è la Lazio. Da una parte c’è un presidente che è il padrone della Lazio e che comunque per lei ha fatto qualcosa, non mi sento dire il contrario, perché è una persona che ha salvato la Lazio, che ha fatto 7-9 acquisti in pochi minuti, che ha incontrato molte difficoltà come partire con tanti punti in meno e a qualificarsi ugualmente per l’Europa League e poi per la Champions. Non si può dire che non abbia fatto nulla per il progetto Lazio, anzi… Poi ognuno ha un proprio punto di vista, ognuno può avere una visione diversa e criticare i suoi comportamenti, il suo modo di fare che magari non è consono all’ideale di qualche persona, ma sono aspetti personali. L’unico modo per cercare di trovare un compromesso è quello di parlare nel senso di venirsi incontro, cercare di trovare una soluzione condivisa: è l’unica strada da percorrere per il bene della Lazio. Io non dò ragione né all’uno né all’altro, chi paga è solo la Lazio. I giocatori, inevitabilmente risentono di questa situazione e di questo ambiente negativo».

ESPERIENZA A GENOVA – «Esperienza magnifica che ti avvicina al mondo dell’allenatore e ti aiuta a capire tante cose. Ti fa capire che allenatore sei, se le tue idee sono praticabili, se hai qualità comunicative con tutti i ragazzi, se riesci a trasmettere quello che hai in testa tu. A questa età, poi, i ragazzi sono come delle spugne. Mi sto togliendo grandi soddisfazioni, mi sto divertendo davvero tanto. Per il momento è davvero un’esperienza molto positiva».

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