2014
Esclusiva – Atzori: “Catania, la tua sfortuna è stata l’addio di Lo Monaco. Non rifarei la scelta di Reggio Calabria”
Una situazione che si sta facendo sempre più disperata, il morale sotto i tacchetti. Il Catania di Rolando Maran cerca di raccogliere le risorse nervose e fisiche per tentare un’impresa chiamata salvezza. Per analizzare il momento negativo dei siciliani abbiamo contattato in esclusiva il grande ex Gianluca Atzori che ha chiarito anche il suo pensiero sull’addio alla Reggina.
Mister che effetto le fa vedere il Catania in questa situazione?
“Naturalmente mi dispiace perchè Catania rappresenta molto per me. Ho passato due anni interi e ho incontrato persone di livello che mi hanno fatto crescere. Vederli cosi fa male, molto. So che nel calcio ci può stare ma dispiace”.
La sconfitta con il Sassuolo crede che sia stata uno spartiacque in senso negativo nella loro rincorsa alla salvezza?
“Ma sicuramente più si va avanti e meno è il tempo utile per tentare una scalata. Con Juventus e Napoli la sconfitta ci poteva stare, sono squadre molto più forti sia tecnicamente che psicologicamente. Quella con il Sassuolo è stata una brutta sconfitta, quella non la devi mai perdere. I punti che ci sono in palio sono ancora utili per tentare l’impresa perchè d’impresa si tratta”.
Nella stagione si sono evidenziati diversi problemi strutturali. Questi cambi in panchina hanno influito sul morale e sulla coesione del gruppo?
“Può darsi che sia stata anche quella la causa ma te la facccio breve”.
Prego.
“Quando viene a mancare un dirigente come Pietro Lo Monaco, al Catania manca lui. Sono durati un anno senza di lui perchè hanno sfruttato ancora il suo lavoro. Credetemi a volte può essere scorbutico, duro ma sapeva dirigere con facilità e competenza quella società. Oggi se continui su quella linea puoi ottenere dei risultati, se manca il manico diventa impossibile. Al Catania manca lui, la squadra è forte. L’allenatore è lo stesso che ha sfiorato la qualificazione in Europa l’anno scorso. Manca Lo Monaco, è questa la sfortuna del Catania”.
Secondo lei, date anche le ultime dichiarazioni, ci potrebbero essere dei margini per un suo ritorno a Catania?
“Me lo auguro per il Catania, sinceramente il periodo che ho vissuto a Catania sia da secondo che da primo allenatore è stato importante. Con lui si era creata una sinergia incredibile, ma era lo stesso anche tra Pietro e la tifoseria. Non so per quali divergenze si siano lasciati, io mi auguro che torni lui per il bene del Catania. Ma anche per lui perchè Pulvirenti e Lo Monaco sembravano una coppia indistruttibile, se tornassero insieme per il Catania sarebbe un successo”.
Passando al suo percorso professionale, sta valutando alcune situazioni o è in attesa della chiamata giusta?
“Noi allenatori, in questo momento siamo ancora in attesa. I verdetti non sono ancora arrivati, in questo momento non ho niente di concreto. Aspetto una chiamata e spero che arrivi da gente professionista, quello mi piacerebbe”.
Se potesse tornare indietro, accetterebbe di nuovo Reggio Calabria?
“No, assolutamente no. Sono tornato li perchè sapevo chi erano, sapevo quello che avevamo fatto insieme tre anni fa. Non entravano mai nelle mie scelte lasciandomi lavorare. Quest’anno era cambiato tutto e non mi sono trovato bene, quindi non accetterei mai Reggio Calabria ora”.