SERIE A ROMA BALDISSONI – Intervistato dai microfoni di Radio Rai, durante il programma Radio Anch’io Sport, Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma, è tornato a parlare dell’episodio arbitrale di ieri: «Dalla visuale di Rizzoli non era rigore, Peruzzo aveva un dubbio e dunque il direttore di gara ha voluto chiarirselo. Forse il conciliabolo è durato un po’ troppo, ma probabilmente lo ha fatto anche per stemperare gli animi».

SOGNO – Con la Juventus ko al San Paolo, i giallorossi tornano a vedere la possibilità di agguantare i bianconeri, a +11 ma con una gara in più: «Sperare nello Scudetto è legittimo, ma molto più banalmente il nostro obiettivo è quello di fare più punti possibile. E ciò è reso possibile anche dal desiderio di avvicinarci alla Juventus, che resta comunque ancora a distanza. Dipenderà anche dal loro rendimento e dunque dobbiamo anche sperare. Per quanto riguarda il terzo posto, tenere gli azzurri a distanza dipenderà solo da noi».

LAVORO – Alla base di questa grande stagione le scelte di mercato di Sabatini, molto attivo anche sul mercato giovanile: «Walter Sabatini è eccellente nel suo lavoro e quindi ha la massima autorità. E’ normale poi che ci sia un confronto con dirigenza e allenatore. Il compito di un direttore sportivo è quello di acquisire giocatori forti sì, ma che costituiscano anche un valore patrimoniale. In tal modo in futuro potranno essere venduti per fare spazio ad altri. Settore giovanile? Investiamo lì perché siamo convinti che sia questo il futuro del calcio. Stiamo allargando la nostra presenza in città, sviluppando accordi con società che sono diventate ‘Accademie AS Roma’».

RINNOVO – Per quanto riguarda Garcia, il rinnovo del contratto, almeno ad oggi, non è un problema: «Italiani e stranieri che siano, però, i giocatori devono essere bravi e sono loro alla fine che faranno la differenza. Garcia? Giornalisticamente sono tematiche più interessanti di quanto lo siano nella realtà. L’allenatore ha un altro anno con noi e quindi c’è tutto il tempo per discuterne e rinnovare».

STADIO – Settimana scorsa è stato presentato il progetto stadio, ma di tempi ancora non se n’era parlato. Baldissoni fa chiarezza: «Questo progetto è nato due anni fa, abbiamo selezionato l’area su duecento che erano state inizialmente scelte. Per quanto riguarda i tempi, dobbiamo affrontarlo con lo spirito combattivo. A volte in Italia la lentezza della burocrazia – che c’è – diventa spesso e volentieri un alibi. Se noi sappiamo che ci vogliono minimo due anni, allora noi ne impiegheremo due. L’area contrattualmente è già stata quasi acquisita, ci sono tutti gli accordi. Vogliamo iniziare a scavare su quel terreno per dicembre 2014-gennaio 2015. Inserimento della cordata cinese? Lo abbiamo appreso da Unicredit, ma non è niente di cui si sta parlando».