Semifinali Champions/Europa League: Torino orfana, Madrid regina - Calcio News 24
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2014

Semifinali Champions/Europa League: Torino orfana, Madrid regina

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Il resoconto di una tre giorni di rimonte spezzate e batoste impensabili

EUROPA LEAGUE CHAMPIONS LEAGUE SEMIFINALI – Una sola parola rimbalzava con insistenza alla vigilia delle sfide di ritorno di Champions League ed Europa League: remuntada. Dallo Juventus Stadium all’Allianz Arena, passando per il Mestalla, le squadre sconfitte nelle gare d’andata speravano di ribaltare il risultato grazie al supporto del pubblico di casa. In tutti i casi, però, le cose sono andate diversamente. Anche il Chelsea non è riuscito a sfruttare il fattore campo, come successo invece nei quarti di finale contro il Paris Saint Germain.

LA DECIMA O LA PRIMA – A suo modo profetica è stata la disfatta del Bayern Monaco di Guardiola. L’ex tecnico blaugrana arrivava alla doppia sfida contro il Real Madrid come vera e propria bestia nera dei blancos e nel match di andata, seppur sconfitto, aveva visto i suoi imporre il proprio gioco per larghi tratti subendo il contropiede degli uomini di Ancelotti. In Germania si respirava aria di impresa ma tanto alte erano le aspettative quanto clamorosa la disillusione: gli uomini di Guardiola sono apparsi prevedibili e imballati, lontani anni luce dalla squadra schiacciasassi capace di dominare in Bundesliga. Impeccabile invece il Real di Ancelotti, capace di aggredire efficacemente il possesso del Bayern e di sfruttare al massimo ogni occasione. E, dopo uno 0-4 sui campioni in carica, la decima non è mai stata così vicina. Sulla strada della ambizioni galacticos si presenta però un avversario inatteso, non in cerca della decima ma della prima in 110 anni di storia: l’Atletico Madrid di Simeone. La difesa ineccepibile creata da Mourinho nel match di andata, una vera e propria barriera per i colchoneros, si è sgretolata nella sfida di ritorno e il caso vuole che tra i protagonisti della notte di Stamford Bridge abbia figurato quel Thibaut Courtois così discusso prima della doppia sfida. Il belga non ha fatto sconti alla squadra che ne detiene il cartellino e Diego Costa, obiettivo numero uno del mercato dei blues, ha gelato Stamford Bridge su rigore. Doppia beffa per Mourinho.

OSTRUZIONISMO ALLA PORTOGHESE – In Europa League sia Juventus che Valencia erano chiamate a ribaltare il risultato dell’andata, un’idea che appariva sulla carta più proibitiva per la formazione di Pizzi, contro un Siviglia capace di mantenere la porta inviolata al Sanchez Pizjuan. Eppure, dopo l’impresa contro il Basilea, il Mestalla stava realmente per assistere all’ennesima rimonta clamorosa. Il bomber che non ti aspetti, Mbia, ha però gelato il caldo stadio spagnolo spedendo il Siviglia dell’ex Unai Emery a Torino. E proprio a Torino si è consumata la bruciante esclusione della Juventus da un’Europa League più che mai sentita dalla truppa di Conte, per la possibilità di alzare il trofeo tra le mura amiche. Un Benfica ostico, capace di intrappolare i bianconeri in un finale spezzettato e tale da non poter imbastire azioni con continuità, è riuscito con le unghie e con i denti ad agguantare l’accesso alla finale mantenendo il risultato fermo sullo 0-0. Le polemiche del giorno dopo non mancano e Conte stesso ha sottolineato quanto l’arbitraggio di Clattenburg abbia in qualche modo assecondato l’atteggiamento ostruzionista dei portoghesi, specialmente nel finale.