2009
Sampdoria, Pazzini: “Sette partite per il sogno Champions”
L’attaccante della Sampdoria, Giampaolo Pazzini, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport in edicola quest’oggi. Il calciatore blucerchiato ha parlato della meravigliosa stagione del club ligure, ammettendo che ora l’obiettivo rimane provarci fino in fondo per la Champions: “A inizio anno nessuno ce l’ha chiesto. Siamo lì, ci restano sette partite per provarci. Abbiamo perso varie occasioni, non sempre per colpa nostra, ma se alla Samp togli cinque-sei punti possono pesare. Il Mondiale? Più in alto arriviamo, meglio è. Per me, per Palombo, per tutti. Ma sono due storie del tutto indipendenti”.
Il Pazzo torna anche a commentare la possibile convocazione in azzurro di Amauri, per la quale in tempi non sospetti si era già espresso con toni critici: “Ho semplicemente risposto quello che pensavo, anche se tanti riscontri positivi mi hanno fatto piacere. Se c’è da sponsorizzare, lo faccio per altri. Io preferisco lasciar parlare il campo. Se in campo mi condiziona il pensiero della convocazione? Sono sempre stato tranquillo, semmai l’idea del Mondiale è uno stimolo in più”.
L’ex viola commenta anche la sua scelta di passare dalla Fiorentina alla Sampdoria nel gennaio del 2009: “A Firenze non c’erano più sbocchi per andare avanti, dovevo svoltare e ho colto l’occasione al volo. In 3 mesi mi è davvero cambiata la vita. Paragone tra me e Cassano e Vialli e Mancini esagerato? Invece ce la siamo goduta, e tanto. Essere primi capita a pochi. La Samp è partita fortissimo, ma non ci siamo adagiati sugli allori. Dopo le prime difficoltà c’è stato un calo,ma da un paio di mesi ci siamo ripresi alla grande”.
Sui rivali per il quarto posto: “à? un campionato strano, ma di sicuro la squadra di Rossi sta facendo benissimo. Ma conosciamo bene il valore della Juve. E poi questo Napoli ha tanto entusiasmo. Corsa su noi stessi da qui alla fine? Per forza. Sarebbe stupido pensare agli altri. à? già difficile guardare in casa nostra”.