2009
Torino, Petrachi: “Cairo per ora non vende”
Savino Tesoro e suo figlio Antonio aspettaÃ?Âno. Aspettano e sperano. Sperano, volendo e potendo tentare l’assalto al Torino: ma a gioco lungo non si straccerebbero di certo le vesti, se i loro molteplici tentativi andassero a vuoto a fronte di una totale chiuÃ?Âsura da parte di Urbano Cairo. Il che non significa che si siano già arresi o che stiano per arrendersi: saÃ?Ârebbe assolutamente sbaÃ?Âgliato sostenerlo. Però, in questa partita a distanza con Cairo, non è affatto un dettaglio sottolineare lo staÃ?Âto d’animo dei candidati acÃ?Âquirenti, questa famiglia pugliese trapiantata nel Bergamasco che da un meÃ?Âse, giorno più giorno meno, sta continuando a cercare di scalfire il muro (davvero imÃ?Âpenetrabile?) del padrone granata. Lo stato d’animo combacia con la strategia, l’analisi della strategia può illuminare i ragionamenti di chi osserva il virtuale venditore e i potenziali comÃ?Âpratori. Savino Tesoro e suo figlio Antonio hanno maniÃ?Âfestato e ribadito, con le paÃ?Ârole ma anche con i fatti, un notevole e concreto interesÃ?Âse per il Torino. Ma se è veÃ?Âro che Cairo Ã?«non ha nè urÃ?Âgenza nè necessità di venÃ?Âdere il TorinoÃ?», come adesso dice il suo ds Gianluca PeÃ?Âtrachi, in parte ciò vale puÃ?Âre per i candidati acquirenÃ?Âti: speravano di intavolare velocemente la trattativa e chiuderla ancor più in fretÃ?Âta, il presidente granata ha inibito questa loro disponiÃ?Âbilità , i Tesoro hanno dovuÃ?Âto rivedere in corsa i propri piani, non abbandonano certo la preda, ma indubbiaÃ?Âmente non pongono ultimaÃ?Âtum di sorta. E’ una forma di stile, di rispetto.
Ã?«MERITO CHIAREZZAÃ?» – Anche ieri Savino e Antonio Tesoro lasciavano intendeÃ?Âre di non aver ricevuto mesÃ?Âsaggi diretti di alcun tipo da Cairo o da qualche suo uoÃ?Âmo: Ã?«Lunedì, superato il deÃ?Âlicato turno di campionato che coinvolge il Torino, torÃ?Ânerà a muoversi il nostro commercialista Enrico LoÃ?Âcatelli, per tentare di riaÃ?Âprire il dialogo con i vertici granata e cominciare almeÃ?Âno a firmare un patto di riÃ?Âservatezza Ã?». Da giorni MarÃ?Âco Pompignoli, top manaÃ?Âger della Cairo CommuniÃ?Âcation e “uomo dei conti” puÃ?Âre del Torino, si nega al teÃ?Âlefono, nonostante il presidente avesse indicato proprio lui quale primo inÃ?Âterlocutore per i professioÃ?Ânisti dei Tesoro (in ballo il promesso, ma mai materiaÃ?Âlizzatosi, scambio di docuÃ?Âmenti contabili: peccato però che Cairo non abbia nemmeno fatto consegnare la bozza del preventivo patÃ?Âto di riservatezza…). Ha già detto Tesoro, in sostanza: Ã?« Io intendo solo fare chiaÃ?Ârezza. Se ci sono state delle incomprensioni, e non creÃ?Âdo, adesso risolviamole, cerÃ?Âchiamo di capirci. Ma Cairo ha davvero voglia di vendeÃ?Âre il Torino, come peraltro aveva annunciato pubblicaÃ?Âmente nelle scorse settimaÃ?Âne? Ho tanti dubbi in meriÃ?Âto e crescono ogni giorno di più Ã?» . Si può pure porre un’altra domanda: visto che Cairo non nasconde i suoi dubbi sulla capacità econoÃ?Âmica della famiglia Tesoro di garantire quanto serve per comprare il club granaÃ?Âta e poi per gestirlo, la meliÃ?Âna presidenziale è limitata alla… ” tipologia” degli atÃ?Âtuali candidati acquirenti o varrebbe anche per altri imÃ?Âprenditori? Se così fosse, la conclusione sarebbe ovvia: Cairo avrebbe soltanto cerÃ?Âcato di alleggerire le critiÃ?Âche e la tensione attorno a sè, quando formalmente miÃ?Âse il Torino in vendita.
IL SONDAGGIO – DoppiaÃ?Âmente interessanti, allora, diventano in tale contesto le parole consegnate ieri da Petrachi e rimbalzate anche su internet. Ã?«Se Cairo venÃ?Âderà o no? Questo non lo so, ma Cairo pensa al bene del Torino e a fare progetti. Fin quando non ci sono offerte concrete è giusto andare avanti per il bene del Toro, a cui lui è molto legato: è una società in salute, che paga gli stipendi puntualmente (beh, in realtà sarebbe meÃ?Âglio parlare di un “puntuale ritardo” plurimensile, ndr), cosa rara in questo mondo. Lui di certo non ha urgenza e necessità di vendere: io alÃ?Âlora spero di andare avanti con questo progettoÃ?». Poi la conferma di quanto aveva già annunciato a Tuttosport alcuni giorni fa (Ã?«Con Cairo sto per rinnovare il contratÃ?Âto in scadenza a giugno, è un desiderio di entrambi, siamo ai dettagli, credo che firmeremo a breve: sono feÃ?Âlice, vorrei fare qualcosa d’importante continuando a lavorare in granata Ã?» ) . Ieri Petrachi ha ribadito: Ã?«Non ho ancora rinnovato, ma c’è la volontà di entrambe le parti di definire l’accordo. Da tempo il presidente vaÃ?Âlutava l’idea di rinnovarmi il contratto: ora dobbiamo mettere nero su bianco, maÃ?Âgari capiterà prima di PaÃ?Âsqua Ã?» . Nell’ottica del ds, problemi non sussistono: il dirigente ovviamente lavoÃ?Âra col massimo dell’impeÃ?Âgno e dell’entusiasmo al fianco di Cairo, coltivando la legittima e naturale aspiÃ?Ârazione di continuare a far bene, meritare il rinnovo contrattuale e proseguire a lungo la sua attività nel ToÃ?Ârino. Nell’attesa, volendo, potrebbe anche lui parteciÃ?Âpare al sondaggio appena lanciato da Tuttosport.com su Cairo e Tesoro (a fianco i risultati emersi a ieri sera): nessun dubbio su come voÃ?Âterebbe il ds.
Tuttosport.com