Il patron del Palermo tra le difficoltà del club e il sistema italiano

PALERMO ZAMPARINI – Nonostante il bel gioco, è magro il bottino del Palermo, che ha raccolto un solo punto in due partite. Si sono subito scatenate le voci sul possibile esonero di Iachini, ma i rumors sono “rientrati” dopo l’uscita allo scoperto di Maurizio Zamparini, che ha analizzato il momento della squadra rosanero, appellandosi alle assenze e anche ad alcuni torti arbitrali: «Abbiamo pagato dazio alle assenze. Ci sono mancati due difensori importanti come Munoz e Gonzalez. Nel calcio ci stanno le giornate storte, ed in questo includo anche l’arbitraggio. C’era un rigore su Daprelà e invece ce ne hanno dato uno contro con Toni che ha cercato apposta l’abbraccio (ingenuo) di Andelkovic. Niente vittimismo ma non accetto neppure di essere preso in giro. Spero di non dover rifare l’elenco dei torti clamorosi che subimmo due anni fa», ha dichiarato il presidente del Palermo ai microfoni del Corriere dello Sport.

OTTIMISMO – Zamparini ha lanciato poi messaggi alle prossime avversarie e rassicurato Iachini: «Non sono preoccupato, il campionato è appena iniziato.  Ho fiducia sia nel tecnico che nella squadra, sono soddisfatto del Palermo che ho allestito. Vedrete che domenica daremo del filo da torcere all’Inter. Iachini non andrà via neppure se perde 5 partite di fila. E’ il nostro allenatore, sa come lavorare.  E comunque non le perderà».

QUESTIONI SOCIETARIE –Ll’attenzione si sposta sui contatti con gli investitori esteri, visto che Zamparini è reduce da un viaggio a Mosca, ma non è facile creare sinergie: «Le leggi del nostro paese non aiutano e non invogliano, men che mai il sistema sportivo che premia i soliti noti. Nel calcio i capitalisti esteri sono interessati alle infrastrutture, quindi a stadi nuovi e impianti moderni. Sicuramente io sono stanco, non reggo più la tensione, sto cercando di trovare una soluzione per non essere più presidente nel giro di un anno», ha spiegato Zamparini, che poi ha proseguito con le critiche al sistema calcistico italiano: «Niente sponsor? Ci stanno lavorando i miei dirigenti e gli uomini del marketing, ma il momento è difficile per tutta l’Italia. E comunque non è quella l’entrata principale che ci manca. La divisione delle risorse del nostro calcio è assurda, Palermo è al 5° posto per bacino d’utenza ma prende il 2% degli introiti di Lega.
Sapete perché l’Hull City, che è un piccolo club inglese, ha potuto pagarmi Hernandez 12 mln di euro mentre in Italia non lo faceva nessuno? Perchè ha 80 mln di entrate grazie ad un sistema di distribuzione diverso».

LOTITO – Ai microfoni di Radio2, invece, la critica a Claudio Lotito: «Lotito è un piccolo duce, è un po’ malato di protagonismo, ma sta lavorando bene per la Lega e la Federazione, anche se non ci andrei a spasso insieme Lotito il vero presidente della Federazione? No, lui in questo momento è molto forte in Lega, in Federcalcio penso che Tavecchio abbia esperienza e non abbia bisogno di Lotito».