2014
FIGC, Uva: «Violenza? E’ lontana dagli stadi»
Il direttore generale della Federazione non crea allarmismi
FIGC UVA – Il nuovo direttore generale della FIGC, Michele Uva, ha parlato del proprio lavoro all’interno della Federazione e di aspetti importanti del momento del calcio italiano. Innanzitutto Uva, intervenuto durante Radio Anch’io Sport, ha espresso soddisfazione per le gare di Euro 2020 che l’Italia disputerà in casa: «Si tratta di un ottimo risultato che permette di pianificare alcuni progetti relativi ai nostri impianti» ha detto Uva, per poi esporsi sulla violenza associata al calcio e sugli ultimi fatti di Roma: «Chi gira con una pistola in tasca non è un tifoso ma un delinquente, la violenza ormai accade lontano dall’impianto e non è un fenomeno tipicamente italiano».
ACCESSO PIU’ FACILE – Tutte le ipotesi sono sul tavolo, anche se Uva è apparso abbottonato sulla possibilità di eliminare la tessera del tifoso: «Serve collaborazione e dialogo tra le parti, sicuramente dovremo rendere più semplice l’accesso allo stadio così come l’acquisto dei biglietti» ha spiegato il direttore generale della Federazione, descrivendo poi il proprio ruolo: «Si tratta di occuparsi della macchina organizzativa, dal settore tecnico a quello scolastico. E’ un lavoro di coordinamento della governance politica e operativa» ha spiegato Uva.