L’ex centrocampista dello Spezia è attualmente svincolato e quindi libero di accordarsi con qualsiasi club

Giocatori in cerca di rilancio, dopo una estate in attesa della chiamata giusta. E’ il caso di Andrea Bovo, centrocampista classe 86′ con più di duecento presenze in serie B. Bovo ha militato per cinque stagioni nel Padova, di cui era anche capitano, prima di trasferirsi allo Spezia e da li a Pescara, dove ha concluso la stagione scorsa. Nonostante le molte presenze da titolare, il club adriatico non ha esercitato l’opzione per il rinnovo annuale e Bovo è rimasto senza contratto. Ecco le sue prime impressioni rilasciate in esclusiva ai nostri microfoni: «E’ vero, fa strano anche a me trovarmi a settembre senza squadra. Non mi era mai capitato prima in carriera, penso di aver sempre fatto bene in questi ultimi anni. Il Pescara ha deciso di non tenermi, una scelta che può starci ma speravo in un epilogo diverso e adesso mi trovo in questa condizione».

 GRAZIE VENEZIA- Bovo non ha perso tempo, ha chiamato il suo vecchio allenatore Alessandro Dal Canto che gli ha dato la possibilità di allenarsi con l’Unione Venezia: «Ringrazio il mister per la comprensione, mi sto allenando bene e non a ritmi ridotti da solo. Faccio tutto l’allenamento con il gruppo, mi manca naturalmente solo un pò di ritmo partita, ma quello si recupera giocando».

 TEMPO PERSO – In estate c’erano stati dei contatti con il Perugia, il giocatore conferma: «E’ vero, ci sono state delle chiacchierate che poi non si sono conretizzate. Forse ho atteso troppo, perdendo del tempo che mi è costato caro negli ultimi giorni dove diventa difficile poi. Io mi sento pronto e spero che arrivi presto una chiamata, sono pronto a rimettermi in discussione anche in un progetto diverso dalla serie B».

LECCE, PERCHE’ NO?- Il giocatore in estate aveva declinato alcune offerte provenienti dalla Lega Pro, convinto che qualcosa si sarebbe mosso anche dalla categoria superiore. Bovo ha sempre giocato in B ma adesso ci annuncia una apertura verso il Lecce: «E’ vero che posso interessare ma non ci sono state offerte ufficiali da parte della società pugliese. So che la proprietà mi stima ma, ripeto, al momento non c’è nulla di concreto. Speravo in una chiamata dalla serie B onestamente ma Lecce è una piazza che per blasone e tifoseria non è sicuramente da Lega Pro. Mi piacerebbe molto come idea, sicuramente è una meta gradita».

Bovo esprime anche un pensiero che suona anche come monito verso chi opera in sede di mercato e nell’allestimento delle squadre: «Io credo che sia giusto puntare sui giovani ma su quelli che sono bravi davvero. E’ inutile basare la politica sui giovani solo perchè li paghi di meno rispetto ad altri. Giovani si ma che siano bravi altrimenti il movimento di certo non migliora».