2014
Fabregas: «Sarei un traditore ovunque»
Lo spagnolo: «I tifosi dell’Arsenal se la sarebbero presa comunque»
CALCIOMERCATO CHELSEA FABREGAS ARSENAL – Cambiare club per un giocatore è normale, è vero, ma di mezzo tante volte c’è anche il cuore. Come nel caso di Cesc Fabregas: il centrocampista ex capitano dell’Arsenal, in estate, è tornato in Premier League dopo la parentesi al Barcellona per giocare nel Chelsea. I tifosi dei “Gunners” non l’hanno presa per niente bene: lo spagnolo aveva giurato amore eterno alla squadra, per poi cambiare idea nel giro di pochi anni e finire nell’avversaria cittadina di sempre, dall’altra parte di Londra (nemmeno troppo lontano a dire il vero).
«L’AVREBBERO PRESA MALE SEMPRE» – Fabregas, intervistato dal Sun, oggi ha provato a dare la sua versione dei fatti: «Cambiare club fa parte del gioco e la gente comunque dovrebbe ricordare che l’Arsenal aveva un’opzione per riprendermi e non l’ha usata. Cosa dovevo fare? Ritirarmi? Mai. Posso capire che alcuni tifosi dell’Arsenal siano tristi, altri sconvolti, altri ancora arrabbiati, ma io devo pensare a me stesso, ho dovuto fare una scelta. Volevo continuare a giocare ad alti livelli ed ho sentito che il Chelsea era l’occasione giusta per me. Ci sarebbe stata una reazione comunque tanto, ovunque fossi andato. Se fossi finito al Manchester United, qualcuno avrebbe detto: “E’ finito in un club nostro rivale da tantissimo tempo”. Se fossi andato al Manchester City, uguale», le spiegazioni dello spagnolo.
«ADDIO GUNNERS» – Fabregas continua: «Non avrei mai creato problemi intenzionalmente con l’Arsenal o qualsiasi altro club, possono dire quello che vogliono, possono anche odiarmi, ma nulla cambierà i miei sentimenti per loro. Ho visto tutte le partite dell’Arsenal dopo che sono andato via, ho ancora amici lì, li ho sempre sostenuti e mi sono trovato bene, ma nel calcio le cose cambiano: sono andato via da lì per un motivo e sono tornato per un altro ancora. Me ne andai perchè il mio sogno era giocare nel Barcellona, la squadra della mia città, e speravo che la gente capisse. Quando me ne andai ero convinto di rimanere per sempre al Barcellona, che non me ne sarei mai andato, ma in estate le cose sono cambiate, li ho chiamati e ho detto loro che me ne volevo andare. Da quel momento ho pensato solo a cercare la migliore occasione per me ed ho deciso di tornare in Inghilterra. Volevo tornare in Premier perchè al mondo non esiste nessun altro campionato migliore di questo. L’Arsenal aveva la prima opzione, era scritto nel contratto, ed avrebbe potuto prendermi, ma ha detto di no. Avevano già Ozil, non c’era più bisogno di me. Questa è la vita, nessun problema, andiamo avanti, ovunque sarei andato, Arsenal a parte, ci sarebbero rimasti male». In effeti sì, ma al cuore non si comanda di sicuro.