2014
Salerno: «Ecco perchè abbiamo scelto Milanic. Sul mercato…»
Continua il diesse dei Peacocks: «Sono rimasto stupito da tre giovani: Cook, Mowatt e Dawson»
Dopo l’esperienza a Cagliari, Nicola Salerno ha seguito Massimo Cellino nell’avventura targata Leeds United, formazione della Sky Bet Championship. La mano del direttore sportivo sui Whites si è vista fin da subito, basti vedere gli acquisti dei vari Antenucci, Bianchi e Silvestri. La redazione di Calcionews24.com ha contattato Salerno per commentare gli sviluppi di questo interessante progetto.
Allora sig. Salerno, come procede il progetto Leeds?
«Abbiamo fatto un progetto biennale nel quale tentare il salto, è una squadra che è in via di crescita, dipende anche dai tempi di questa crescita. Ha riconoscenze internazionali ed è una squadra multi-etnica: ci sono italiani, francesi, paraguaiani e così via. Anche per questo motivo abbiamo fidato la panchina a Darko Milanic».
Passando al capitolo allenatore appunto, non avete mai pensato ad un tecnico italiano?
«No, ci avevamo pensato ma per i motivi detti prima, volevamo un tecnico che parlasse sia italiano che inglese. Il che è molto importante. Anche per caratteristiche tecniche ovviamente, per lavorare sulla fase di non possesso, visto che in Inghilterra non sono abituati a fare questo, soprattutto in Championship».
C’è un calciatore del Leeds, tra quelli che non ha portato lei, che l’ha particolarmente stupita?
«Il Leeds aveva già buoni calciatori, ma se devo andare nello specifico chiamo in causa i tre giovani, di cui un 1997, che stanno facendo molto bene: parlo di Cook, che gioca davanti la difesa, di Mowatt e di Dawson. Sono tre calciatori che sono stati promossi in prima squadra dalle giovanili».
In Inghilterra è possibile usufruire degli acquisti in prestito in questa fase della stagione: voi farete qualche operazione in tal senso? Ed inoltre, in Italia potrebbe essere sperimentata questa regola di mercato?
«E’ una buona regola: puoi acquistare dei calciatori se ve ne è bisogno e, viceversa, piazzare degli esuberi. Vedremo, faremo il più possibile, visto che a gennaio non potremo operare».
Ultima domanda: sabato la trasferta con il Brentford, quali sono le insidie in una sfida del genere?
«Sono tutte partite uguali: può succedere tutto e il contrario di tutto. Si gioca a ritmi elevatissimi, appena abbassi il ritmo e non stai attento rischi di subire gol. Ci sono anche giocatori bravi, bisogna stare attenti gara per gara e lottare fino all’ultimo minuto».