2014
Quagliarella: «Al Torino da protagonista»
Le parole dell’attaccante in vista dell’Europa League
TORINO QUAGLIARELLA – A due mesi dal suo ritorno in granata Fabio Quagliarella ha parlato della sua nuova vita con la maglia del Torino, dove ha ripreso a giocare con continuità e dove ha ritrovato serenità e fiducia: «E’ bello sentirsi protagonisti. Non che non siano importanti quelli che vanno in panchina, ma giocare spesso aiuta a stare meglio e se poi, oltre a questo, arrivano pure i risultati, allora diventa il massimo», ha dichiarato l’attaccante ai microfoni di Tuttosport, dove ha spiegato di essersi messo a disposizione di mister Giampiero Ventura e parlato della convocazione del ct Antonio Conte: «Io ci speravo anche perché il ct mi conosce benissimo avendo giocato tre anni con lui. Se ora mi convocherà di nuovo o no non lo so, io ci spero, è ovvio, ma tutto dipenderà dal Toro, da come renderò. Chiaro che giocando di più si hanno più probabilità di essere chiamati se si fa bene».
IL CONFRONTO – L’occasione è stata ghiotta per mettere a confronto i due allenatori: per Quagliarella Conte chiede un pressing alto, mentre Ventura no, anzi chiede che senza la palla la squadra prenda posizione per poi contrastare l’avversario; nella cura per i dettagli, invece, i due allenatori sono simili, tanto che sono particolarmente attenti alle situazioni con palla inattiva. E sulla trattativa estiva con la società: «Sono stato sempre abbastanza tranquillo. Sapevo che il Toro mi voleva a tutti i costi, ho aspettato la chiamata del presidente».
L’AVVERSARIO – Ora per il Torino è arrivato il momento di pensare al Copenaghen per la sfida di Europa League. Conosce bene gli avversari Quagliarella, che li ha affrontati in Champions League con la Juventus: «Ricordo quella partita, pronti via ed eravamo sotto per uno a zero. E’ una squadra che ha dalla sua parte l’entusiasmo, arriverà a Torino senza avere nulla da perdere. Scenderà in campo con l’obiettivo di cercare di fare gol e del resto nelle sfide internazionali ci sono solitamente meno tatticismi. Noi dobbiamo essere lucidi, bravi e cattivi, soprattutto nelle occasioni da gol che ci capiteranno. Sicuramente non sarà un avversario facile da affrontare».
CONTINUITA’ – L’attenzione si è spostata poi sull’importanza della continuità sia della squadra che personale: «Io credo che nel nostro campionato sia importantissimo non mollare mai. E’ importante proseguire con prestazioni valide, così facendo i risultati arriveranno. Non ho ancora raggiunto la forma ottimale. Ma io tengo non solo a segnare, mi piace pure fare gli assist. Un attaccante per essere completo non deve solo andare in gol ma mandarci pure gli altri».