2014
Calaiò: «Voglio la Serie A col Catania»
E sul Palermo: «Spero si salvino»
CATANIA CALAIO’ – In carriera ha siglato 127 gol, ma la maggior parte di questi li ha messi a segno in Serie B, dove è il sesto in classifica con le sue 68 reti: Emanuele Calaiò, bomber della serie cadetta, coltiva il sogno di raggiungere quota 150 gol totali proprio quest’anno, ma il traguardo resta un altro. «Per me è la promozione. Se anche segnassi 20 reti e non riuscissi ad arrivare in Serie A con il Catania, avrei fallito», ha dichiarato l’attaccante del Catania ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, dove ha parlato proprio della scelta di scendere in Serie B nonostante le offerte dalla A: «Potevo fermarmi al Genoa o andare al Chievo, ma volevo vincere il campionato e col Catania ce la faremo, dopo la falsa partenza recupereremo come fece l’anno scorso il Palermo. Che spero quest’anno riesca a salvarsi. C’era stata in passato la possibilità di vestire rosanero, ma non ci siamo incontrati. Sono comunque contento della mia carriera».
COLLEGHI E AVVERSARI – Il grande rammarico di Calaiò è non aver trovato allenatori che hanno puntato forte su di lui, tranne Sannino, con il quale aveva ingranato bene a Siena tre anni fa prima di rompersi il perone sinistro. Ma l’attaccante ha parlato anche dei colleghi che lo hanno impressionato finora nella serie cadetta, cioè Melchiorri, Castaldo, Cerri e Mancosu, e dei difensori che ha sofferto maggiormente: «Facevo fatica con Samuel, con Cordoba che era un mastino e anche con Chiellini. Di quelli che ho affrontato finora in B invece mi ha colpito Dos Santos del Crotone: intelligente, cattivo al punto giusto, molto bravo di testa». E in chiusura sulla promozione: «Il Perugia che non credo sia una meteora e durerà fino alla fine, il Bologna se riesce a calarsi completamente nella mentalità della B e il Bari. E poi naturalmente il Catania».