2014
Agnelli: «Allegri è un vincente. Calcio italiano, cosa manca…»
Alcuni estratti della lettera del presidente bianconero agli azionisti
JUVENTUS AGNELLI – Andrea Agnelli a tutto campo nel messaggio agli azionisti della Juventus contenuto nella Relazione finanziaria annuale. Il presidente della società bianconera ha diramato una lunga lettera agli azionisti, disponibile anche sul sito web ufficiale della Vecchia Signora, facendo il punto sulla situazione economica del club ma anche più a livello generale parlando del futuro e delle sfide che dovrà affrontare il calcio italiano e, di riflesso, la Juventus.
COSA FARE – Da questo punto di vista, decisivo, secondo Agnelli, un cambio di passo nella gestione del ‘sistema calcio italiano’: «Fin dall’inizio del mio mandato ho segnalato la necessità e l’urgenza di alcune riforme strutturali di ‘sistema’. Tutto è cambiato nella gestione della Juventus, ma quasi nulla nel contesto nazionale di riferimento. Il profondo lavoro di rinnovamento interno trova, quindi, un limite formidabile nel mancato sviluppo complessivo del calcio italiano. Cambiare questo stato di cose è un’operazione complessa che ha i caratteri della massima urgenza per raggiungere gli obiettivi che ci prefissiamo. Il nostro calcio ha necessità di grandi misure di carattere domestico e di un nuovo slancio verso i mercati internazionali».
COSA MANCA – Queste le possibili mosse da attuare: «È necessaria un’ulteriore riduzione del numero di società professionistiche, accompagnato da una revisione della composizione delle rose, per garantire alle nazionali un adeguato rifornimento di giocatori convocabili. Sono priorità che andranno accompagnate da altre due importanti riforme con un unico comune denominatore: il talento. La prima è un’adeguata politica dell’immigrazione, che sia rispettosa delle leggi dello Stato, ma anche dello sviluppo del sistema e dei diritti umani. Infine il tema delle seconde squadre, da preferire alle cosiddette “multiproprietà”, poiché già testato in molti paesi (Spagna, Olanda, Inghilterra) e poiché assicura una crescita dei talenti costante e armoniosa con un solido interscambio con la Prima Squadra. Una generazione di grandi calciatori italiani sta completando la sua carriera e il prossimo triennio dovrà farne crescere rapidamente una nuova, capace di raccoglierne il testimone».
PRESENTE E FUTURO – Posizione preminente, però, per la Juventus: «Per quanto riguarda l’espansione internazionale, le strutture della Juventus sanno che cruciale è l’internazionalizzazione del nostro brand. In primis, una costante competitività nelle coppe europee, sia in Champions League che in Europa League. Tuttavia per acquisire una reale dimensione sportiva e commerciale internazionale sono fondamentali alcuni fattori, purtroppo non tutti da noi direttamente controllabili. I limiti del sistema, cui accennavo prima, stanno già circoscrivendo alcune importanti opportunità di sviluppo». E, infine, sul delicato cambio di allenatore, ecco il pensiero: « Antonio Conte, cui va il ringraziamento di tutti, ha deciso per sé un nuovo percorso professionale. Il nostro impegno è oggi a sostegno di un nuovo allenatore: Massimiliano Allegri, un vincente, che ha già portato tra noi nuova passione e un nuovo desiderio di sfidare tutto e tutti».