Inter, l'ultima vittoria è merito di Balotelli - Calcio News 24
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2009

Inter, l’ultima vittoria è merito di Balotelli

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L’Inter ha una rosa che nessun’altra squadra in Italia ha, ma non può far sempre giocare gli stessi.

L’ultima vittoria è datata Udine, troppo lontana nel tempo.

Qualcuno dovrà  pu pensare a qualche giocatore meno logoro e viene spontanea qualche domanda:

In difesa Cordoba ha qualcosa che gli impedisce di giocare? In mezzo al campo Mariga per caso è già  stanco?

In attacco si può giocare anche con due punte o una soltanto e far rifiatare qualcuno. In caso contrario la squadra potrebbe andare in bollitura precoce.

E’ vero che il Milan perde i pezzi, ma è altrettanto vero che se non ritorna a vincere, come potrebbe e dovrebbe, rischia di finire la stagione in asfissia.

In Italia nessuna squadra ha tra le riserve un difensore come Cordoba, un centrocampista come Mariga (senza contare Motta o Stankovic o Muntari) e un attaccante come Balotelli. E’ per questo che resta la nettissima favorita per lo scudetto, al di là  di quel che potrà  capitare tra mercoledì e sabato. Il resto è propaganda.

A Palermo ci sono state troppe distrazioni difensive: sul gol di Cavani c’è stato un “prego si accomodi” imbarazzante.

Una volta in vantaggio doveva fare come a Londra quando nel secondo tempo ha accorciato le distanze, non lasciando spazi agli avversari. Invece a Palermo, prporio come a Catania, il gol di vantaggio ha illuso un po’ tutti, facendo credere che la vittoria sarebbe comunque arrivata.

Contro il Chelsea la squadra sapeva che un gol degli avversari avrebbe avuto il sapore dell’eliminazione, mentre in campionato c’è sempre la possibilità  di rifarsi la partita dopo.

Per vincere il suo quinto scudetto consecutivo l’Inter non deve nemmeno fare miracoli, anche se deve tornare per forza alla vittoria. Vittoria che manca da Udinese e guarda caso arrivò per merito di Balotelli come il pari di Parma e così via.

Balotelli è un problema, ma la società  (più di Mourinho) è chiamata a risolvere questi problemi: altrimenti direttori generali e responsabili dell’area tecnica che ci stanno a fare?

Franco Rossi