2014
Juventus, Marotta: «Parole di Totti? Alla fine vince la più forte. Sul gap con la Roma…»
Le parole dell’ad su Juve-Roma.
JUVENTUS ROMA MAROTTA TOTTI – Beppe Marotta, amministratore delegato della Juventus, è tornato sull’argomento caldo di giocato: Juventus-Roma. Queste le sue principali dichiarazioni rilasciate nel corso de il “Processo del Lunedì” in onda su “RaiSport1“.
LE PAROLE DI TOTTI E GLI ERORRI ARBITRALI – «Totti sta dando grande emozioni all’intero panorama calciistico ma non posso essere d’accordo con quello che ha detto, anzi quello che ha detto è lesivo all’immagine della Juve. La Roma solo l’anno scorso è arrivata seconda alla Juventus, gli altri anni è arrivata dietro all’Inter, bisogna andare ai tempi di Turone per vedere la Roma dietro alla Juve, anzi, nel 2001 è la Juve che è arrivata dietro alla Roma quindi non capisco cosa volesse dire. Si parla di solita musica e vorrei capire se è relativa agli anni passati e se è questione della partita di ieri sono pronto ad esprimere le mie idee e il suo giudizio è fuoriluogo come il titolo del Corriere dello Sport (Campionato falsato, ndr) perchè mancano ancora 32 partite e tutte le volte vengono fuori i valori e vince sempre la più forte. Se fosse stato uno sport ai punti sarebbe stato più giusto un pareggio ma la Juve ci ha creduto fino alla fine e ha trovato la vittoria con Bonucci».
GARCIA – «La scena dell’espulsione di Morata e Manolas non è edificante e non è da mostrare ai nostri figli ma da qua a far passare la Juve come squadra che ruba o che il campionato è falsato ce ne passa. Juve più forte? Juve e Roma sono le squadre più forti del campionato. La Juve è forte, la Roma è più forte dello scorso anno: hanno lo stesso progetto tecnico e hanno ingaggiato giocatori formidabili e il gap è stato colmato».
LA CHAMPIONS – «Noi dobbiamo partire con il massimo obiettivo: vincere in Italia e fare il massimo in Europa. Il campionato è lungo e aver battuto la Roma non vuol dire vincere lo Scudetto perchè si potrebbe anche scivolare contro una piccola. Noi più forti dello scorso anno? Abbiamo continuità e più certezze perchè questo gruppo è stato messo insieme tre anni fa e può acquistare più certezze come sta facendo la Roma».
I RIGORI – «Sul fallo di rigore di Maicon c’è da valurare la volontarietà del fallo. Abbiamo analizzato gli episodi e al netto l’errore fatto da Rocchi è uno, quello di Maicon, decretato al 22′ del primo tempo. Moviola in campo? L’arbitro era a 5 metri e ha ritenuto il colpo di Maicon volontario e non si può violare la soggettività dell’arbitro altrimenti parleremmo di play station. La Juve ha voluto vincere in tutti i modi questa partita e l’ha vinta con il suo difensore nel finale e ha cercato con insistenza la vittoria».
LA POLITICA E TRAVAGLIO – «I politici dovrebbero pensare ai problemi della nostra Italia e trovo fuoriluogo queste prese di posizione. Moggi? La Juventus ha già pagato in maniera pesante gli errori di altri. Le parole di Travaglio? Ha fatto una valutazione che va di moda ma è falsa perchè paragonare il nostro presidente a calciopoli è assolutamente sbagliato».
IL CASO VIDAL, ALLEGRI, GALLIANI E IL MERCATO – «E’ il tipico calciatore sudamericano e la storia è piena di queste situazioni da Sivori ad Angelillo ad esempio. I sudamericani vivono così, noi dobbiamo tenerlo a bada e controllarlo ma dal punto di vista calcistico non si può dire nulla. 100.000 euro di multa? Forse è anche poco. L’addio di Conte? Il 14 di luglio è avvenuta la risoluzione contrattuale con Conte e abbiamo ritenuto valido Allegri per proseguire il nostro progetto perchè in quel momento ci dava garanzie: prima di Conte aveva vinto lo Scudetto e aveva allenato un altro grande club prima della Juve e siamo andati solo su di lui. Allegri ha grande intelligenza e mi auguro possa continuare così perchè quando è arrivato non ha cambiato il modulo ma ci ha messo del suo perchè qualche modifica c’è stata. In estate sono arrivate le offerte dai top club esteri per Vidal e Pogba ma non abbiamo voluto assecondarle andando avanti con loro con grande consapevolezza. Lichtsteiner? Stiamo lavorando con i suoi procuratori per il rinnovo, siamo contenti e speriamo possa continuare. Il mio rapporto con Galliani? I primi scontri sportivi li abbiamo avuti in Brianza quando lui era al Monza e io al Varese e c’è un rapporto di stima e correttezza e lui per me è ancora il miglior dirigente italiano. Lotito deferito per quelle dichiarazioni su di me? Rimango indifferente: lo ero prima e lo sono anche oggi».
CONTE CT E LA FEDERAZIONE – «E’ un ruolo adatto a lui e la scelta è stata più che azzeccata perchè in un momento particolare è stato scelto un allenatore che valorizza al massimo il materiale che ha a disposizione. La Federazione? Abbiamo divergenze a livello politico e non a livello sportivo e la scelta di Conte è stata giusta».