2014
Cosentino: «Vigili sul mercato, ma la rosa è già molto competitiva»
L’ a.d. etneo analizza il periodo nero dei rossazzurri
6 punti in classifica (di cui appena uno conquistato in trasferta), 10 reti subite, 24 cartellini gialli comminati (primato finora nel torneo cadetto) e 4 ben espulsioni (anche in questa “poco lusinghiera” graduatoria i rossazzurri sono primi, benchè in condominio con il Frosinone). Questi i numeri impietosi di un Catania che ai nastri di partenza si era presentata con la nomea di “ammazzacampionato”, mentre, nella realtà dei fatti, dopo sette giornate è relegato nelle secche di una classifica certamente corta, ma inesorabilmente preoccupante.
Non è servito il cambio della guida tecnica, passata da Pellegrino a Sannino. Un solo successo, maturato contro il Pescara, tra l’altro accompagnato dai soliti patemi d’animo (palo degli adriatici al 97’), non è servito a ridare serenità all’ambiente. Se a questi dati eloquenti aggiungiamo i numerosi infortuni (Frison, Terracciano, Rolin, Spolli, Capuano, Almiron, Rinaudo e Jankovic), situazione che si protrae dallo scorso campionato di Serie A con effetti devastanti, il quadro in casa Catania è più che turbolento.
Accusato di scarsa “comunicazione”, l’Amministratore Delegato del club siciliano, Pablo Cosentino, è intervenuto questo pomeriggio nella sala conferenze di Torre del Grifo per analizzare, ai microfoni dei cronisti, il momento poco felice degli etnei e contestualmente cercare di caricare l’ambiente in vista del “lunch match” di domenica contro il Bari: «Faccio sempre autocritica in quel che faccio, ma non ho mai pensato di dimettermi. Il programma va avanti così come l’avevamo preventivato, preparazione atletica compresa. Finchè resterò al mio posto, il responsabile della parte atletica sarà sempre Ventrone. Lui è un lusso per Catania. Relativamente all’esonero di Maran dello scorso anno, per i medesimi problemi legati agli infortuni, io non parlo dato che non è stata una mia decisione. Quest’anno abbiamo provato ad addentrarci sulle motivazioni legate ai problemi fisici, ma il calcio non è una scienza esatta. Io condivido del Presidente Pulvirenti, quindi andiamo avanti. Rolin ed Almiron non sostituiti per tempo? Il primo paga un intervento alla caviglia dopo l’avvio del campionato, quindi il mercato era già chiuso. Almiron ha svolto regolarmente tutto il precampionato, comprese le gare ufficiali di Coppa Italia. Successivamente ha avuto un problema muscolare, ma non mi priverei mai di un giocatore come lui. I troppi cartellini? L’ansia prende a tutti. Quando si parte male, è normale avere un notevole nervosismo. Il pugno duro da parte della Società servirebbe ben poco e aggraverebbe la situazione. Andare sul mercato? Non posso pensare diversamente rispetto a trenta giorni fa. Abbiamo giocatori indisponibili molto importanti e per questo la squadra è in difficoltà. Certamente noi restiamo sempre vigili con i nostri talent scout, ma reputo sempre che la rosa sia molta competitiva. Responsabilità di Sannino? Assolutamente no. Lui lavora da quattro giornate e non ha colpe. Le alternative in caso di indisponibilità? Reputo che abbiamo validi elementi in ogni reparto, anche se chi mandare in campo lo decide il tecnico. Se rifarei le stesse scelte prese durante l’estate? Decisamente sì. Il nostro obiettivo rimane sempre quello di tornare in Serie A».