2014
Bunker viola: mire Champions se arrivano i gol
Terza difesa del campionato, quartultimo attacco: torna Gomez e la Fiorentina guarda alle zone alte
SERIE A FIORENTINA MONTELLA GOMEZ – Terza difesa del campionato alle spalle delle sole Juventus e Sampdoria, meno della Fiorentina però hanno segnato soltanto Torino, Sassuolo ed Atalanta. Gli uomini di Montella hanno dunque compattato al meglio la fase difensiva – tre reti incassate in sei gare disputate – ma faticano oltremodo negli ultimi metri, dove si pagano a peso d’oro le assenze dei bomber Gomez e Rossi.
BUNKER VIOLA – Dei tre gol subiti peraltro due sono da rintracciare nella sfida d’esordio sul campo della Roma: questo vuol dire che nelle ultime cinque partite di campionato la Fiorentina ha preso gol soltanto da Quagliarella nella trasferta di Torino. Dato ulteriormente incoraggiante se si pensa al rendimento riscontrato in Europa League: due impegni all’attivo e doppio 3-0 che non lascia spazio a dubbi. Anzi, in campo europeo i viola non soffrono neanche del mal di gol. Le cause: oltre all’ottima organizzazione complessiva che l’oramai pluriennale lavoro di Vincenzo Montella garantisce alla Fiorentina, è in crescita il rendimento dei singoli difensori e su tutti quello del portiere Neto. Oggetto misterioso fino ad un anno fa, ha saputo convincere tutti partita dopo partita nonostante un vento decisamente avverso. Non perdendosi d’animo dopo gli evidenti errori commessi, al contrario dimostrando una decisa tenuta psicologica che lo ha di fatto eletto titolarissimo della Fiorentina di Montella.
CALENDARIO DI FUOCO – Solidità difensiva che a dire il vero andrà confermata al rientro dalla sosta prevista per l’impegno delle nazionali in vista di Euro 2016: lì dove il calendario riserverà ai toscani consecutivamente Lazio, Milan, Udinese, Sampdoria e Napoli. Cinque scontri diretti che senza dubbio diranno qualcosa in più sulle reali ambizioni europee di questa Fiorentina: gli uomini di Montella – dopo aver tritato l’Inter – si ritroveranno faccia a faccia con gli altri concorrenti più accreditati e non solo saranno chiamati a dare ulteriori garanzie sulla tenuta difensiva quanto a percorrere la tanto agognata svolta offensiva. Tradotto: servono i gol, quelli del rientrante Mario Gomez, per dare la sterzata e dettare voce grossa nella rincorsa alle zone altissime della classifica.
FATTORE GOMEZ – Se è vero che Babacar sta facendo tutto e di più per non far rimpiangere il più quotato ed esperto tedesco, è indubitabile come l’apporto di Mario Gomez sia requisito fondamentale per una Fiorentina ambiziosa: platea che merita finalmente di godersi – se non a pieno almeno a metà – quello che poteva essere e non è mai stato. Se il tandem delle meraviglie resta oramai una flebile speranza il rientro del tedesco ex Bayern Monaco è tangibile e spetta a lui ora invertire quella rotta negativa che mai lo ha visto decisivo in Italia. Gomez va ad incastrarsi in una squadra che funziona, che ora è magari meno scintillante in termini di proposta calcistica ma più consapevole: una volta il pensiero calcistico di Montella non si adattava perfettamente alla presenza di un centravanti tipico, ora invece il buon Mario può essere rifornito dalla certezza Cuadrado e dalla scommessa Marin – pronto al rientro anche lui – dei palloni che gli occorrono per esaltare le proprie caratteristiche. La Fiorentina c’è. Ancor di più se può contare sul suo bomber.