Tramite una delibera i club fanno sapere che il provvedimento è anticostituzionale

LEGA SERIE A TASSA SICUREZZA STADI DELIBERA – Le società di Serie A si sono riunite ieri nell’Assemblea di Lega per discutere dell’articolo 3-ter contenuto nel disegno di legge riguardante la sicurezza negli stadi e approvato alla Camera giovedì scorso. I club hanno approvato all’unanimità una delibera che definisce ‘anticostituzionale‘ il contenuto del suddetto articolo, e chiedono che l’intero testo venga rivisto. Il disegno di legge prevede che venga effettuato un prelievo variabile dall’1 al 3% sugli introiti che derivano dalla vendita dei biglietti, prelievo che sarà destinato a finanziare i costi legati alla sicurezza negli stadi. Si legge nella delibera: «Una vera e propria tassa a carico delle sole società sportive organizzatrici per la fornitura di un servizio pubblico non opzionale ma previsto per legge nell’interesse dell’intera collettività e, come tale, in palese contrasto col principio di uguaglianza e l’obbligo generale di contribuzione alla spesa pubblica sanciti dagli articoli 3 e 53 della Costituzione».

PROTESTE – A riportarlo è il ‘Corriere dello Sport‘, che scrive come il disegno di legge passerà in Senato il prossimo 14 ottobre, ma le società di Serie A non hanno ancora minacciato nessuna forma di protesta, ma sicuramente ci sarà un qualche tipo di risposta da parte dei club. Chiusura del settore ospiti, ritardo nell’inizio del campionato o addirittura scioperi: queste sono le ipotesi più accreditate, anche se non c’è ancora niente di ufficiale. I club hanno anche spiegato perchè siano contrari alla tassa sulla sicurezza. Si parte dal carico fiscale del calcio italiano, per passare all’adeguamento degli stadi, finendo con il mantenimento degli steward. In attesa del 14 ottobre, qualcosa già si muove.