2014
Virtus Lanciano, Piccolo: «Qui mi sento a casa, contenti del nostro avvio ma restiamo con i piedi per terra»
L’attaccante campano si racconta in esclusiva per Calcionews24.com
Giovani e ambiziosi, alla ricerca dei play-off mancati di un soffio nella passata stagione. Non ditelo alla società che butterà acqua sul fuoco ma la Virtus Lanciano ci crede e si coccola i suoi gioielli. Dopo le ultime due vittorie è aumentata l’autostima in seno al gruppo che sta assimilando i nuovi schemi di mister D’Aversa. Bravo il tecnico a far ruotare tutti gli elementi del suo attacco a grandi firme. Basti pensare a Cerri e Monachello, passando per Thiam e Gatto. Tutto merito del lavoro fatto in estate, nel convincere le grandi squadre di A nella bontà del progetto abruzzese. C’è chi invece da Lanciano non vuole andare via come Antonio Piccolo, esterno offensivo che proprio sabato scorso con il Vicenza ha trovato il primo gol, bellissimo, stagionale. Il giocatore classe 88′ si racconta in esclusiva a Calcionews24.com, tra obiettivi di squadra e sogni nel cassetto.
Antonio, la sconfitta pesantissima con il Frosinone vi ha fatto bene. Da li avete conquistato otto punti in quattro gare, si può parlare di una doccia fredda che è servita?
Noi stiamo gioando un buon calcio dall’inizio del campionato, abbiamo una buona classifica anche se è molto presto ancora. Quella sconfitta ci è servita da lezione e da li sono arrivati degli ottimi risultati. Con il Vicenza non è stato facile nonostante il 4-0 finale, nel primo tempo è stata molto combattuta. Siamo contenti del nostro avvio e dobbiamo proseguire su questa strada.
Sabato è arrivato anche il tuo primo gol , una sorta di liberazione…
Ci tenevo molto a fare gol per ripagare la fiducia del mister. Per noi attaccanti è tutto, viviamo per andare in rete. Negli ultimi mesi mi è mancato solo quello perchè a livello di prestazioni non credo che ho fatto male. Mi sono sempre impegnato molto e alla fine è arrivato.
Ti sei prefissato un numero di gol da raggiungere?
Sarebbe bello arrivare in doppia cifra, è un sogno ma anche un obiettivo. Noi attaccanti veniamo giudicati per quelli, quindi mi metto sotto con il lavoro e conto di arrivarci.
In attacco siete tanti e tutti validi, come vivete questa concorrenza all’interno del gruppo?
A parte Monachello e Cerri che sono arrivati quest’anno con gli altri ci conosciamo da anni. Chi da due, chi da tre e questa cosa la si vede anche in campo perchè tutti conoscono le caratteristiche del compagno e cercano di metterlo nelle condizioni di fare bene. Non la vivo cosi tanto la concorrenza.
Cerri è un predestinato? Che impressione ti ha fatto?
E’ un ragazzo con la testa giusta, che ha voglia di fare. L’età è dalla sua parte, ha anche i mezzi per diventare un grande attaccante. Noi possiamo solo ringraziare visto il suo rendimento da 4 reti.Sicuramente lo vedremo in serie A tra non molto tempo.
E tu invece, ci pensi alla A?
Tutti ci pensano, è normale ma sto bene qui e penso a fare bene.
Magari ci arrivi con la Virtus Lanciano, dopo averlo sfioranto l’anno scorso l’obiettivo è arrivare ai play-off?
Noi dobbbiamo sempre ricordare di essere la Virtus Lanciano, sapere che l’obiettivo deve essere sempre la salvezza. L’anno scorso abbiamo fatto molto bene, speriamo di ripeterci ma non sarà facile. Se dovessero arrivare i play-off sarebbe un traguardo storico e non pronosticabile all’inizio della stagione.
Intanto sabato arriva un Perugia decimato da squalifiche e infortuni…
Sono una formazione temibile, a prescindere dalle assenze. Servirà massima attenzione perchè prima della sconfitta interna con il Frosinone guardavano tutti dall’alto verso il basso.
Da Baroni a D’Aversa, cosa è cambiato?
L’atteggiamento in campo, con Baroni era più difensivo con D’Aversa attacchiamo con tanti uomini. E’ normale che ogni allenatore abbia le sue idee e le porti, io mi trovo bene e questo è la cosa più importante.
Con Gautieri hai avuto un rapporto speciale, tanto che ti avrebbe rivoluto con sè a Livorno, vero?
C’è stato qualcosa devo ammetterlo però sono molto contento di stare qui a Lanciano, la mia ragazza si trova benissimo e i tifosi mi vogliono bene. Sono legato a questi colori e poi sarebbe stato un paradosso andare a Livorno. Mi avevano venduto a gennaio e dopo provavano a riprendermi a giugno? Credo che sia stato anche questo un motivo che ha frenato il tutto. Lanciano per me è come una seconda casa.
Sei nato a Napoli, tifi per la formazione azzurra?
Si, tifo da quando ero bambino per il Napoli che ci fa soffrire quest’anno. Erano partiti con degli obiettivi e l’uscita dalla Champions è stata dura da digerire. Adesso stanno lavorando bene, speriamo possano raggiungere il terzo posto.
Ti rivedi più in Higuain o Callejon?
Più nello spagnolo per caratteristiche. Vorrei segnare tanto come lui che da quando è arrivato a Napoli ha sempre fatto vedere cose importanti anche sotto rete, confermandosi un grandissimo giocatore.