2014
Wenger: «Nessuno mi ha mai regalato niente»
Il manager dell’Arsenal lancia un appello: «Stiamo uniti, non servono a nulla critiche e scetticismo»
ARSENAL WENGER CONFERENZA STAMPA – Mai conferenza stampa fu più utile. Arsene Wenger, manager dell’Arsenal, ha parlato a due giorni dalla sfida con l’Hull City, facendo il punto sulla situazione legata agli infortuni: «Dobbiamo mantenere la calma – ha spiegato Wenger – anche se non è una situazione semplice. Ozil è tornato a casa e ne avrà per almeno sei settimane: aveva sentito un dolore contro il Chelsea, ma non pensavamo fosse così grave. Koscielny ha un problema al tendine d’achille e sabato non ci sarà, mentre Rosicky, tornato con un problema alla caviglia, sarà valutato».
RITORNI – Non solo cattivie notizie: qualche big, infatti, è sulla via del recupero: «Walcott domani sera giocherà con la squadra Under 21, il suo ritorno è sempre più vicino. Gnabry è invece un po’ più indietro a livello di condizione fisica e non vogliamo forzare i tempi. Ramsey da lunedì sarà con il gruppo e da mercoledì prossimo potrebbe rientrare tra i convocati».
CALMA – A scuotere l’animo dei supporters londinesi, però, non solo gli infortuni, ma anche la sconfitta con il Chelsea, l’ennesima in un big match: «Se inizi la gara concedendo un gol all’avversario, specie contro una big, hai l’85% di possibilità di perdere. Il nostro percorso, però, procede molto bene. Abbiamo terminato la stagione con 79 punti, uno in più di quando, nel 2004, vincemmo il titolo con gli ‘Invincibili’. È un paradosso, sì, però dimostra quanto di buono stia facendo la squadra».
DIREZIONE GIUSTA – «Ci siamo rinforzati, acquistando due difensori. Forse – aggiunge il manager alsaziano – è mancato un ultimo colpo, ma non abbiamo trovato il giocatore giusto. A dicembre e gennaio torneremo sul mercato, per vedere se esiste questa possibilità. Ma non mi piace leggere critiche e scetticismo: voi tifosi e noi abbiamo qualcosa in comune, e cioè l’amore per questo club. Stiamo costruendo una squadra giovane, formata da giocatori inglesi e di talento. La strada è quella giusta, bisogna avere fiducia. Io nella vita non ho mai avuto niente di scontato, ho combattuto per essere qui e voglio una squadra pronta a combattere per vincere. Siamo determinati e uniti. Io al Monaco? Non c’è niente di vero».