Il tecnico della Fiorentina: «Io via a giugno? Il ciclo non è finito»

FIORENTINA MONTELLA SERIE A – «Mamma mia come è invecchiato Inzaghi negli ultimi mesi. Il mestiere di allenatore logora». Scherza, Vincenzo Montella, intervistato dai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’. «Chi era più forte come centravanti? Via, non scherziamo. Ancora oggi non riesco a spiegarmi come facesse a segnare tanti gol. Se scomponi il centravanti Inzaghi trovi ben poco di interessante. Non aveva dribbling, non aveva tiro da fuori. Era più scarso rispetto a tanti bomber che hanno avuto la metà del suo successo. Però lui nel suo lavoro ci ha messo tenacia, convinzione, rabbia. La grinta ha pagato più del talento. E con le stesse armi diventerà anche un grande allenatore».

OBIETTIVI – La sua Fiorentina, dopo essere tornata alla vittoria in Europa League, se la vedrà, domani sera, proprio con il Milan di Inzaghi: «Questo gruppo ha fatto cose oltre misura. La straordinarietà non è normalità. Ora proviamo con l’Europa League. Ed è giusto che la vincitrice del torneo sia promossa in Champions. Cuadrado? Lui si diverte a giocare a calcio, potrà fare la differenza in qualsiasi club al Mondo». 

GLI INFORTUNATI – Senza, ovviamente, due infortunati di lusso: Mario Gomez e Giuseppe Rossi: «Mario è sempre stato una stella in mezzo a tante stelle. Nella Fiorentina invece è il numero uno. Lui sente il dovere di stupire. Quando sarà più tranquillo tornerà a fare la differenza. Rossi? Gli sono affezionato. Soffro per il Rossi uomo. Ma tornerà. Ne sono sicuro».

CONTATTI – Montella che, nella scorsa estate, è stato anche vicino al Milan secondo alcune indiscrezioni: «No, mai avuto contatti – chiarisce il tecnico viola – Pronostico? Le ultime tre le abbiamo vinte… Dovremo giocarcela, senza pensare al pari. Io via da Firenze? Non siamo alla fine di un ciclo».

EUROPA – Da grande esperto di calcio europeo, Montella ha parlato anche della debacle europea di Roma e Juventus, entrambe sconfitte in Champions League: «Inutile nascondere la verità: ci sono delle realtà molto più avanti di noi. Squadre che hanno tanti campioni e alle spalle società ricchissime. Ha ragione Capello: il nostro campionato non ci allena agli impegni europei. All’estero si gioca a doppia velocità. Totti? Si allena poco. Francesco vive questo momento in allegria. Si diverte, ottimizza tutto quello che fa. Conte? Il suo dialogo con gli allenatori è stato molto prezioso».