2014
Sannino: «La squadra ha finalmente capito di essere squadra»
Sei punti in tre gare. Soddisfazione per il tecnico degli etnei dopo il 5-1 all’Entella
Aveva dichiarato nemmeno pochi giorni fa che il Catania era una squadra convalescente che solo grazie alle vittorie può trovare la giusta Aspirina per guarire. Dopo il successo contro il Vicenza di sabato pomeriggio, i rossazzurri sfruttano il doppio turno interno rifilando un perentorio 5-1 alla Virtus Entella, portando una ventata di serenità all’ambiente provato e risollevando una classifica che ora li vede a quota 12 punti. Il sala stampa, ai microfoni di CalcioNews24.com, il tecnico degli etnei, Giuseppe Sannino, ha così commentato il “pokerissimo” del Massimino: «Intravedo una nottata serena rispetto alle altre passate. Dobbiamo archiviare questa partita. E’ un risultato eclatante, ma l’Entella non meritava di subire cinque gol. La squadra ha finalmente capito di essere squadra. Con un calcio più propositivo si può raggiungere qualsiasi risultato, ma allo stesso tempo ho fatto loro i complimenti per aver fatto sorridere questo pubblico. Sono felice che la mia squadra sia uscita fra gli applausi di un pubblico che fino a ieri faceva notare il suo disappunto. Non è cambiato nulla, adesso possiamo lavorare con più serenità senza pensare di essere diventati quelli che non siamo. Solo stare insieme in un certo modo, sia dentro che fuori dal campo, si può andare a battagliare. Non siamo ancora arrivati a quella che è la mia idea sul campo. C’è ancora tanto lavoro da fare. Voglio dei ragazzi che pensano, dato che il calcio non è solo istinto».
ROSINA FUORI NELLA RIPRESA: «Anche i grandi campioni escono dal campo. Lui aveva un problema e per questo motivo l’ho tirato fuori, anzi, spero che non sia nulla di grave. Domani valutemo».
LE PROVE DEI SINGOLI: «Oggi sia Peruzzi che Monzon hanno dimostrato con una buona prestazione, sia sotto l’aspetto della corsa che in fase propositiva, che da domani si può fare un altro calcio. Rinaudo è un uomo straordinario. Voglio sottolineare questo aspetto piuttosto che quello calcistico. Sta dando una grande mano insieme a Spolli, Calaiò e Rosina a risollevare la squadra. Escalante sta sorprendendo tutti, sta capendo con grande intelligenza ciò che deve fare. Mi auguro che quattro partite non gli facciano capire che è un giocatore vero, ma due-tre campionati».
PROSSIMA SFIDA AL PARTENIO: «Avellino non è la prova del nove. Lo sono tutte per noi, ed in equal modo. Guai a non pensarla così. Non abbiamo fatto ancora nulla di straordinario e se capiamo perché siamo arrivati a questa partita in queste condizioni, allora potremo diventare una vera squadra».
Dal nostro corrispondente
Andrea Mazzeo