2014
Matri: «Juventus? Mio nome non bastava»
L’attaccante del Genoa suona la carica: «Battiamoli!»
GENOA MATRI – Può fare la storia Alessandro Matri, segnando il primo gol al Ferraris e contribuendo per quello che potrebbe essere il 1000esimo risultato positivo, ma non sarà facile contro la Juventus. I numeri, però, parlano per l’attaccante del Genoa: «Dovreste considerarli un po’ di più. Ho tanta voglia di fare gol davanti ai nostri tifosi, al loro grande affetto. Qualcuno non è soddisfatto e questo pesa, perché la forza del Genoa è il pubblico, averlo dalla propria parte è un’arma. Contro la Juventus sarebbe fondamentale», ha dichiarato Matri ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
IL PRECEDENTE – Ma il centravanti ha già battuto la Juventus in passato, cioè nel 2009, quando indossava la maglia del Cagliari: «Certo, con Allegri. E’ bello giocare queste partite, vincerle è fantastico. Come si fa? Con la partita perfetta. Con il Cagliari ho vinto anche a Torino, 3 a 2, con mio gol finale. Bisogna sfruttare l’occasione buona, anche perché ne avrai poche. Contro Allegri gol che valse lo scudetto? E’ vero, anche se passò inosservato, tutti quel giorno parlarono soltanto del gol annullato a Muntari».
I GOL – Ora, però, non ritroverà Antonio Conte in panchina, ma proprio Massimiliano Allegri: «Conte ha dimostrato di essere il migliore, l’hanno rimpiazzato con l’altro migliore che c’era». E prosegue aggiungendo al confronto anche Gian Piero Gasperini: «Allegri è diverso da Conte e Gasperini, diciamo che è una differenza caratteriale. Per Gasperini parla la storia: i suoi attaccanti segnano molto e vi garantisco che non succede per caso». Matri poi si toglie qualche sassolino dalla scarpa, perché non gradisce l’idea di passare inosservato: «I nomi di Matri o Quagliarella non accontentavano. Ma l’anno del primo scudetto fu la vittoria del gruppo. Fui il capocannoniere con 10 gol».
CAMBIARE LE COSE – Dopo la Juventus, però, è arrivata un’annata sbagliata, che l’attaccante è pronto a cancellare senza snaturarsi: «Mi sacrifico, do tutto per la squadra, corro e a volte sbaglio. Ma io sono sempre stato così, fin da ragazzino, e non cambierò». Infine, sulla sfida di stasera: «Noi sappiamo che possiamo cambiare le cose. Conquistare un risultato positivo può mutare il nostro campionato. Battere la Juventus qui scatenerebbe qualcosa di unico. In uno stadio così, con un pubblico così».