I giocatori e l’allenatore dell’Atletico Cavallino si dissociano dalle parole del patron

ATLETICO CAVALLINO – Scende in campo la Procura per fare chiarezza sull’aggressione subita dall’arbitro Luigi Rosato domenica durante la sfida di Seconda categoria tra l’Atletico Cavallino e Cutrofiano. Sono attese pesanti sanzioni oggi da parte del Giudice Sportivo, ma si muove anche la giustizia penale per identificare gli aggressioni: le parole del presidente dell’Atletico Cavallino, Rosario Fina (clicca qui per leggerle), hanno spinto la Procura Federale della FIGC e quella della Repubblica ad ipotizzare istigazione alla violenza. Il prefetto di lecce Giuliana Perrotta ha sollecitato intanto il daspo per Fina e i responsabili dell’aggressione.

LA REAZIONE – Gli stessi giocatori dell’Atletico Cavallino e l’allenatore si sono dissociati ieri con un comunicato dalle dichiarazioni del loro presidente: «Accetteremo in tutta serenità le decisioni del giudice sportivo, ma non ritengo giusto dimettermi per un errore che né io né la squadra, all’infuori del calciatore che ha agito contro l’arbitro e che pagherà di persona, abbiamo commesso», ha dichiarato mister Sergio Marzano.