2014
Paulo Exequiel Dybala: la ‘Joya’ fa sognare Palermo
Andato a segno anche a San Siro, il ragazzo ha già mostrato quello di cui è capace
SULLE ORME DI KEMPES – Dicono che il talento si mostri fin dalla tenera età, e forse questo è anche il caso di Paulo Exequiel Dybala, attaccante oggi al Palermo, ma che ha iniziato la carriera in Argentina. Dybala nasce nel 1993, a Laguna Arca, un paese vicino la città di Cordoba, ma già a 10 anni entra a far parte della squadra giovanile dell’Instituto Atlético Central Cordoba, prima squadra della sua carriera. L’Instituto è lo stesso club che formò un certo Mario Kempes, vi dice niente? Dybala si divide tra libri e pallone, inizia a crescere, è solo un adolescente a cui piace giocare a calcio. A 15 anni, però, un tragico evento lo scuote: la morte del padre. Dybala si trasferisce così nell’alloggio che l’Instituto mette a disposizione per i ragazzi più piccoli. Tanto calcio, condito da qualche libro. La gente inizia a parlare di lui, dal momento che il ragazzino riesce a tenere testa agli Under 18 del club, e lo soprannomina “el pibe de la pensiòn”, il ragazzo della pensione. Buteler dirà di lui: «Ho trascorso tanto tempo con tanti ragazzi nelle giovanili, lavorando con loro, e Paulo è il migliore che io abbia mai visto. Lui è un calciatore completo. È capace di saltare l’avversario, di tirare in porta, ha visione di gioco. All’inizio voleva giocare come regista, ma lo abbiamo convinto a fare l’attaccante. In futuro raccoglierà i frutti di questa decisione». Certo, vedendolo oggi si capisce perché Dybala abbia voluto iniziare la carriera da regista: col sinistro riesce a disegnare traiettorie niente male, la giocata di prima non gli manca, e la visione di gioco è davvero ottima. Ma il cambio di ruolo ha dato, effettivamente, i suoi frutti.
TRA ARGENTINA E SICILIA – Dybala cresce, cresce e ancora cresce. Finalmente, dopo le giovanili, per lui arriva il debutto in prima squadra, nella Serie B argentina: è il 13 agosto 2011, e Dybala gioca contro l’Huracàn. Niente gol per lui, ma il ragazzo non demorde. Facciamo un balzo temporale e andiamo avanti di sette mesi. Dybala ha giocato 37 partite in campionato e segnato 17 reti, niente male per un ragazzo di 19 anni. Grazie ai suoi 17 gol, Paulo ha anche battuto il record di Kempes, fino all’epoca cannoniere più precoce nella storia del club con i suoi 11 gol in 13 partite. Adesso il posto è di Dybala. Ma non è tutto, perché il giovane attaccante ha anche segnato due triplette al campionato: una al Club Sportivo Desamparados, e l’altra contro l’Atlanta, squadra di Buenos Aires. Proprio quest’ultima viene ricordata tra le statistiche dell’Afa, dal momento che, prima di Dybala, era stato un certo Diego Armando Maradona a siglare tre reti contro l’Atlanta, quando ancora vestiva la maglia degli Argentinos Juniors. Dybala viene così soprannominato “La Joya”, nomignolo che l’argentino si porta dietro ancora oggi. Ma Paulo sogna l’Europa, dal momento che ne ha sentito parlare dal nonno polacco. L’occasione arriva, e si chiama Palermo. Zamparini lo nota ed inizia a trattare con Gustavo Mascardi, agente di un fondo di investimento che curerà l’affare Dybala, e che farà ricorso contro il patron rosanero per il mancato pagamento del cartellino del giocatore, ma questa è un’altra storia. Le trattative proseguono e alla fine “La Joya” sbarca in Sicilia per 12 milioni di euro, una cifra ben più che interessante. A Palermo qualche mala lingua afferma che questi soldi la società non li tirerà fuori neanche per i prossimi tre mercati. I tifosi, in ogni caso, sono curiosi di vedere all’opera questo Dybala arrivato dall’Argentina per tutti questi soldi, e che ha preso la maglia numero 9. Questa è una scelta indicativa, dal momento che Paulo arriva per giocare da prima punta, malgrado in futuro verrà schierato anche come supporto all’attaccante centrale.
TANTA ROBA – L’esordio con la maglia rosanero arriva domenica 2 settembre 2012, a Roma contro la Lazio. Sannino lo butta nella mischia poco prima dell’ultima mezz’ora di gioco al posto di Kurtic, ma Dybala non lascia il segno. Per aspettare il primo gol con il Palermo bisognerà aspettare la dodicesima giornata. Un po’ tardino, è vero, ma contro la Sampdoria Dybala fa vedere quello di cui è capace, mettendo a segno una doppietta. Il primo gol lo vede smarcarsi con un movimento dal centro alla sinistra dell’area di rigore, per poi segnare con un sinistro di prima intenzione che buca Romero e si insacca sotto la traversa. La seconda rete è un tiro, sempre mancino, in diagonale, che non lascia scampo al connazionale. Dopo la doppietta, Dybala segnerà solo un altro gol in campionato, e i tifosi sono già insofferenti verso di lui. Tutto cambia, però, in Serie B, dopo la retrocessione del Palermo. Inizialmente Gattuso lo schiera come trequartista, dal momento che negli allenamenti a Boccadifalco l’ex rossonero ha capito che Paulo ha tutte le carte in regole per fare il rifinitore. Gattuso viene però esonerato dopo otto giornate dal vulcanico Zamparini, che chiama Iachini alla guida tecnica della squadra. Il nuovo allenatore rilancia Vazquez, e questa scelta sarà fondamentale nella crescita tattica di Dybala, dal momento che i due si troveranno sempre a memoria in mezzo al campo. In Serie B, Dybala mette a segno 5 gol in 22 partite e contribuisce non poco alla promozione della squadra, che batte anche il proprio record di punti. Si torna in Serie A, e questa è storia recente. Il primo gol in questa stagione, Dybala lo mette a segno contro un vecchio avversario, la Sampdoria, alla prima giornata di campionato. Ma è il gol segnato domenica sera a San Siro la vera perla. La prestazione dell’attaccante è stata significativa: inserimenti, assist e sportellate contro Zapata e Rami, non di certo due mingherlini. Il gol segnato è la sintesi di tutte le sue caratteristiche: malgrado sia la metà di Zapata e non troppo strutturato fisicamente, Dybala riesce a tenere di fisico contro il colombiano, che va a terra, e lui, tutto solo sulla sinistra, batte Diego Lopez con un mancino preciso sul palo lontano. Se proprio gli volessimo imputare qualche difetto, oltre il fisico non troppo robusto, potremmo richiamare la freddezza sotto porta, che a volte manca all’attaccante argentino. La sua valutazione di mercato si aggira al momento sui 5 milioni di euro, e Zamparini ha affermato proprio ieri di volerlo blindare. Su di lui c’è anche l’interesse dell’Inter, in cerca di un attaccante, e non c’è nessun dubbio riguardo al fatto che Dybala, un giorno, avrà l’occasione di approdare in una grande squadra. Prima, però, dovrà dimostrare di poter segnare di più, ma questo sembra proprio l’anno giusto per far ricredere tutti gli scettici tifosi rosanero.