2014
Marquez: «Nel 2010 vicino alla Juventus»
Il difensore messicano rivela: «Ero diventato un po’ milanista»
HELLAS VERONA MARQUEZ – E’ stato ad un passo dalla Juventus, ma in Italia ci è venuto per vestire la maglia dell’Hellas Verona. Parliamo di Rafa Marzquez, difensore messicano, che ha svelato il retroscena ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: «Estate 2010: avevo chiuso col Barcellona dopo 7 anni, mi cercò la Juve. Non si concretizzò. Ma l’Italia era nella mia testa. Ero cresciuto guardando alla tv il Milan di Franco Baresi e degli olandesi, ero diventato un po’ milanista. E quest’estate ho accettato con entusiasmo Verona: voglio restare due anni. Mi trovo bene, il gruppo è unito e mi hanno accolto dandomi subito fiducia. L’obiettivo è la salvezza, ma tutti siamo convinti che questa squadra possa fare di più. Io voglio sempre andare più su», ha dichiarato il 35enne.
L’IMPRESA – Marquez sogna di fermare l’Inter: «In campo si va per vincere. E l’opportunità c’è. Milan e Inter vivono crisi importanti. Non sono più i club di 3-4 anni fa, ma restano in quella cerchia di 4-5 migliori squadre. Kovacic mi piace molto. E Icardi davanti è tosto».
IL PASSATO – Inevitabile il riferimento all’esperienza al Barcellona: «Puyol? Io ero più bravo con i piedi però (ride): ho fatto anche il centrocampista. Sono rimasto in contatto con lui, Henry, Xavi. Non con Messi, lui è introverso. Lui o Cristiano Ronaldo? Lui, ve lo assicuro. L’ho visto crescere. Differenze con il calcio italiano? La cantera. Cruijff ha dato la svolta».
GLI AVVERSARI – Infine, il difensore ha passato in rassegna gli avversari più temibili, ma ha anche bacchettato il calcio italiano: «Di Natale, è difficile da marcare. E mi piace quel ragazzo in Germania, Immobile. Pogba, il migliore. L’impatto con la A è stato duro per me. Ma il calcio italiano ha qualità, sta provando a rinascere. Il Verona è uno di quei club che, un passo alla volta, cresce. Certo, gli stadi sono gli stessi di Italia ‘90…».