2014
Il Verona ci crede e riacciuffa l’Inter nel finale: a San Siro è roccambolesco 2-2
Icardi fa doppietta ma un Verona (troppo rinunciatario nel primo tempo) cala l’asso in extremis…
INTER-HELLAS VERONA SINTESI TABELLINO Si è conclusa sul risultato di 2-2 (Erick Thohir alla vigilia: «Un pareggio sarebbe deludente per noi…») la sfida tra Inter ed Hellas Verona valevole per l’undicesima giornata di serie A del campionato 2014-2015. E al Meazza sono stati nuovamente crazy times: Verona inaspettatamente in vantaggio al decimo minuto del primo tempo con una girata al volo di sinistro dell’inossidabile Luca Toni e successivo uno-due nerazzurro di Maurito Icardi dopo un forcing dei padroni di casa che hanno finito per dominare il primo tempo e trovato il vantaggio nei primi minuti della ripresa. Subito dopo lo stesso Toni si fa parare un rigore tirato malissimo e, dopo una serie di errori da una parte e dell’altra, il pallino del gioco ritorna alla squadra scaligera che continua a crederci, si sbilancia finalmente in avanti e trova il pareggio in extremis con una rete del nuovo entrato Nico Lopez. Per Walter Mazzarri il sole – in questa grigia serata di pioggia milanese – è ancora ben lungi dallo spuntare…
1° TEMPO, HELLAS NON PERVENUTO Ok, può sembrare un paradosso per una squadra che al decimo minuto è già in vantaggio (bella girata al volo di Luca Toni su sponda di testa di Lazaros), ma i primi 45 minuti del Meazza sono totalmente ad appannaggio dell’Inter che crea un mostruoso possesso palla (quasi l’80% delle azioni sono passate dai calzettoni nerazzurri) e – nonostante i soliti sbandamenti della difesa a 3 – si permette il lusso di due pali (Kuzmanovic al 20esimo e un generoso Palacio 4 minuti dopo) susseguenti al pareggio prepotente di Icardi che gira di sinistro un bel cross di Ranocchia smistato da El Trenza. Il forcing interista c’è, Nagatomo si guadagna gli oneri e gli onori del titolare, WM spera che sia la volta buona (un Inter-Sampdoria bis?), ma la fantasia made in Kovacic stasera non punge e gli attacchi più pericolosi giungono prevalentemente dalle provvidenziali fasce. Tant’è che si va al riposo con ancora qualche spavento veronese (un traversone insidioso del greco Lazaros Christodoulopoulos al 43′, ma Handanovic vigila) negli occhi e nelle orecchie.
2° TEMPO, IL FESTIVAL DELLE OCCASIONI MANCATE (E NON) L’Inter – infuriata per la distrazione su Toni che la sta costringendo ad un nuovo pareggio – ha ancora birra in corpo e va subito in vantaggio grazie ad uno scatenato Icardi e al suo guizzo-killer (48′) scaturito da un’invenzione di Palacio, ma tre minuti dopo su palese fallo di mano di Medel (secondo giallo per il cileno ed espulsione diretta) Luca Toni potrebbe fare doppietta e pareggiare dal dischetto. Potrebbe, appunto: tiro debole sulla sinistra, Handanovic (ovviamente) c’è. Boato di soddisfazione di San Siro, ma nel frattempo si giochicchia un po’ di qua e un po’ di là finché Lazaros (63esimo) non cerca un gol “olimpico” direttamente dalla bandierina. È la scossa rivitalizzante per un Hellas che d’ora in avanti comincia a crederci ciecamente (traversa al 67′ dello stesso Lazaros su sponda dell’eterno Toni), anche se è l’Inter all’83esimo ad avere il colpo del definitivo KO: Vidic incorna su calcio d’angolo ma la palla va alta di un nulla. Gol sbagliato, gol subito. Dopo un’ennesima girata di Toni che sfiora il palo all’88esimo, il Verona è caldo e trova il pareggio in extremis con l’appena entrato Nico Lopez che, servito di tacco da Saviola (che finezza!), infila il portierone croato. Ci prova ancora l’instancabile Dodò nel recupero (93′), ma dalla folta chioma del brasiliano “sgorga” un pallone che non inganna Rafael. Triplice fischio finale per Rocchi. E solita bordata assordante di fischi per un sempre più detestato Walter Mazzarri. Il calcio è sport crudele, lo sappiamo.
PAREGGIO GIUSTO Tanta, tantissima Inter nel primo tempo e Verona talmente guardingo da non meritarsi neppure il vantaggio iniziale, se non fosse che il football è sport cinico come pochi. Le forze fisiche e mentali cominciano a scarseggiare nella ripresa per i Mazzarri-boys che, dopo il vantaggio di Icardi e il rigore sbagliato da Toni, cominciano a pensare ‘Hey, non sia mai che questa vittoria la portiamo a casa senza penare più di quel che abbiamo già patito’. Errore fatale visto che l’Hellas rinasce orgogliosamente dalle proprie ceneri e, grazie ad un secondo tempo più impavido, arriva a un meritato pareggio con un’azione da manuale finalizzata da Nico Lopez. In classifica cambia poco per entrambe le squadre (Inter a quota 16 ancora lontana dalla zona Champions, Verona a 14 per un campionato finora tranquilissimo), ma perlomeno Andrea Mandorlini (l’ex di turno) ha sfatato un tabù che l’ha sempre visto perdente tra le mura nemiche di San Siro. Stanotte – ironia del destino – avrebbe anche potuto vincere, ma si è fermato a 11 metri dal traguardo.
IL TABELLINO
Marcatori: Toni 10′, Icardi 18′ e 48′, Nico Lopez 89′
Ammoniti: Medel 44′, Martic 57′
Espulsi: Medel 51′
Arbitro: Rocchi
INTER (3-5-2) Handanovic; Ranocchia, Vidic, Juan Jesus; Nagatomo, Kuzmanovic, Medel, Kovacic (65′ Krhin), Dodò; Palacio (87′ Obi), Icardi (93′ Osvaldo). Allenatore: Walter Mazzarri.
HELLAS VERONA (4-3-3) Rafael; Martic, Marquez, Moras, Agostini; Ionita (81′ Nico Lopez), Obbadi, Hallfredsson (65′ Campanharo); Gomez (81′ Saviola), Toni, Christodoulopoulos. Allenatore: Andrea Mandorlini.