2014
Talisca: un mancino raffinato alla corte del Benfica
Il brasiliano ha già su di sè gli occhi di Chelsea, Arsenal, Inter e Juventus
FACILMENTE RICONOSCIBILE – Se lo vedeste, non fareste fatica a riconoscerlo. Sì, perché Anderson Souza Conceição Talisca, meglio noto come Talisca, si fa notare. Passino i capelli colorati di bianco dello scorso anno, ma di certo vi balzerà all’occhio l’andamento dinoccolato di questo brasiliano di quasi un metro e novanta, magro magro. Forse la vostra prima impressione non sarà quella giusta, e forse non pensereste neanche che Talisca di professione fa il calciatore. Inizialmente come mezzala, il giovane brasiliano classe 1994 ha iniziato col calcio professionistico appena due stagioni fa, con la maglia del Bahia: a 18 anni ha esordito nel Brasileirao, collezionando 20 presenze e segnando 2 reti. Certo, forse queste statistiche non sono troppo indicative dal momento che nel campionato brasiliano non hanno paura nel lanciare quelli che sono considerati giovani talenti, a differenza del Bel Paese, dove si preferisce farli crescere in un campionato Primavera che sa di appassito, ma questa è un’altra storia. In ogni caso, l’anno dopo, durante la stagione 2012/13, Talisca scende in campo 12 volte con la maglia del Bahia, tra campionato e coppa, e mette a segno 2 gol. Ma il talentuoso brasiliano vuole spostarsi dalla sempre e solita trequarti: non è insolito, dunque, vederlo sulla fascia destra, o ancora sulla sinistra, oppure nel ruolo di seconda punta, dove col suo sinistro segna e fa segnare, dribbla e calcia punizioni. Inevitabile che su di lui si inizino a posare gli occhi dei più capaci club europei, che non vogliono farsi sfuggire l’opportunità di prendere un baby-fenomeno che potrebbe, potenzialmente, essere devastante.
SOLDI, SEMPRE SOLDI – Oggi più che mai, nel calcio, contano i soldi. E quando il tuo principale sponsor, nonché banca di credito, arriva al fallimento, questo può significare una cosa sola: zero soldi per il mercato. È questo il caso di Benfica e Banco Espirito Santo, appunto istituto di credito che forniva liquidità alla società lusitana per quanto riguarda il mercato. Le conseguenze sono note: durante la sessione estiva di calciomercato, il Benfica ha dovuto vendere i suoi prezzi pregiati. Si va da Rodrigo a Garay, passando per Siqueira, Oblak e Cardozo. Inevitabile lo sconforto dei tifosi, i quali però sperano che il club faccia di necessità virtù. E così accade. Gli Encarnados, infatti, puntano Talisca. I quattro milioni di euro versati nelle casse del Bahia potrebbero apparire poca cosa, ma di sicuro sono uno sforzo economico ingente da parte della società, che si assicura le prestazioni del brasiliano. Ecco dunque che inizia così l’avventura di Talisca in Portogallo. Il brasiliano dimostra subito di adattarsi al calcio della Primeira Liga, e segna 8 reti durante le prime 9 partite. Tutto inizia con una tripletta al Vitoria Setubal alla quarta di campionato, per poi segnare altri cinque gol nelle successive quattro partite. Così Talisca si prende anche il primo posto, in cima alla classifica marcatori, da assoluto debuttante. Numeri che fanno pensare.
PARAGONI ILLUSTRI – Chi ha visto giocare Rivaldo, non può non rivedere un po’ del suo estro in Talisca. L’andatura dei due brasiliani è simile, il tipo di calcio anche. Proprio come Rivaldo, Talisca riesce a giocare tra le linee o come seconda punta. Non a caso Jorge Jesus lo ha inserito dietro la punta nel suo 4-2-3-1 con cui gioca il Benfica. Talisca apprezza, e le giocate sono degne di nota. Tuttavia l’unica cosa che gli si potrebbe imputare riguarda la sua freddezza sotto porta: non sempre il 20enne brasiliano riesce a concludere l’azione con il gol, ma di sicuro col tempo migliorerà. Tutto questo parlare di lui non poteva far altro che attirare l’interesse di grandi club, come già accaduto al Bahia. Josè Mourinho ha detto che il brasiliano sarebbe già al Chelsea, se non ci fosse la grana del passaporto. Anche l’Inter di Thohir, sempre più attenta ai giovani, si è mostrata interessata a Talisca. Ancora, Juventus e Arsenal vorrebbero bloccarlo. Insomma, il futuro di Talisca è certamente roseo. Attenzione, però, a non sciupare il giocatore. Il suo fisico permette al 20enne brasiliano di percorrere anche tutta la metà campo avversaria, ma per far questo e continuare a deliziare le platee c’è bisogno di giocare con costanza, cosa che potrebbe non accadere in un club di prima fascia. Intanto il Benfica se lo gode, e malgrado il giocatore abbia un contratto fino al 2019, non è impensabile l’inserimento di una clausola all’interno del contratto, sempre che la necessità di liquidi per la prossima stagione non porti il club lusitano a cedere Talisca, una scelta che potrebbe cambiare la sua carriera.