2014
Marcelo Brozovic: il nuovo Pirlo cresciuto in Croazia
Focus sul centrocampista della Dinamo Zagabria che piace a mezza Europa
Se aveste chiesto a Marcelo Brozovic da bambino cosa avesse voluto fare da grande, probabilmente vi avrebbe risposto “il cantante”. Oppure “il calciatore“. O ancora, entrambe le cose. Sta di fatto che il croato ha abbandonato la carriera canterina con la stessa velocità con cui ha deciso di intraprenderla. Nel 2010, a 18 anni, Brozovic ha collaborato con un certo $agud nella realizzazione del brano ‘Car’: è sua infatti la voce che si sente nell’introduzione. A quel tempo, Brozovic giocava nella Hrvatski Dragovoljac, una società croata che lo ha decisamente formato. Il giovane centrocampista ha trascorso gli anni dal 2007 al 2010 nel club dal nome impronunciabile, ed ha anche esordito nella Prva HNL, la Serie A del campionato croato, per intenderci. Con Brozovic, i paragoni si sprecano. Quando si parla del centrocampista moderno, capace di costruire la manovra offensiva ma anche abile nel chiudere gli spazi e recuperare, ci sono tanti nomi che vengono in mente. Uno su tutti, Iniesta. Il giocatore del Barcellona riesce a coniugare in maniera eccellente queste due abilità, senza farsi mancare niente: il suo estro e la sua abilità con la sfera tra i piedi gli permettono sì di creare gioco davanti e dentro l’area di rigore (e di segnare, anche), ma lo spagnolo riesce a snaturarsi in una buona fase di interdizione, con dei recuperi degni di un incontrista. Di certo Don Andrès è un esempio un po’ troppo affermato e, lungi dall’essere profani, Brozovic non è ancora a quei livelli. Ma è indubbio che possa arrivarci tra qualche stagione (un paio?).
SOLO CROAZIA – Parlando della carriera di Brozovic, il croato (22 anni lo scorso 16 novembre) ha avuto solo tre squadre. Dopo la già citata Hrvatski Dragovoljac, in cui Marcelo colleziona 22 presenze e segna un gol, Brozovic viene acquistato dalla Lokomotiva Zagabria nell’estate del 2011, ad un prezzo che oggi la Dinamo, attuale club del centrocampista, considererebbe ridicolo: circa 300 mila euro. Brozovic trascorre solo una stagione tra le fila della Lokomotiv croata. Parlando di numeri: 33 gettoni di presenze e 5 reti e tante buone cose mostrate in campo. Il risultato è che la Dinamo Zagabria ingaggia Brozovic per la stagione 2012/13. Allo stato attuale delle cose, il cartellino di Brozovic è valutato circa 6 milioni di euro. Questo è tutto merito del croato e del suo talento. La posizione di Brozovic in campo può essere definita tranquillamente ambigua. Tenete a mente il primo Pirlo, quello dei tempi dell’Inter in cui giocava trequartista e che era deputato ad innescare giocatori del calibro di Ronaldo, Baggio o Recoba. Ecco, lo stesso Pirlo, adesso è uno dei migliori centrocampisti del mondo, per quanto riguarda la fase di regia. Brozovic riesce a fare entrambe le cose.
DUE RUOLI, TANTA CLASSE – Se ricordate Italia – Croazia dello scorso 17 novembre, allora avrete di certo notato Brozovic, il quale agiva nella parte bassa del centrocampo, senza mai spingersi troppo in avanti. Questo perché gli era stato affidato un compito ben preciso da Kovac, ct della Croazia: con tutta la qualità a disposizione della squadra, Marcelo avrebbe dovuto solamente garantire uno schermo davanti la difesa, il tutto coniugato con l’incredibile qualità che il croato è in grado di offrire. Discorso ben diverso, invece, nella Dinamo Zagabria. Nel suo club Brozovic preferisce giocare in posizione di trequartista, dove è capace di incantare con le sue percussioni offensive, che spesso conclude con assist pregevoli e giocate di qualità. Un po’ meno spesso Brozovic arriva al tiro, forse per scelta personale, ma quando lo fa, è letale. A guardarlo dal punto di vista fisico, si direbbe che il croato sia meglio predisposto per il secondo tipo di lavoro sul campo, ovvero il trequartista tecnico. Invece i 180 centimetri ed un fisico non certo da boxeur sono compensati da dinamicità, velocità e resistenza. Brozovic riesce a recuperare palla con la stessa facilità con cui mette a tu per tu l’attaccante col portiere, è capace di poter sopperire alla scarsa fisicità con un’intelligenza tattica che gli consente di prevedere con anche due passaggi di anticipo la prossima mossa dell’avversario nella sua porzione di campo. È per questo che Kovac in nazionale gli chiede di fare un lavoro diverso. Giocando accanto a gente come Modric e Rakitic c’è solo da imparare. Probabilmente molti pensano che sia facile affermarsi nel campionato croato: non la pensano così Arsenal e le nostrane Milan ed Inter, che hanno posato gli occhi su Brozovic già da qualche tempo. Dopo Kovacic (altro talento sopraffino) sarebbe bello poter veder approdare un giovane di prospettiva come il centrocampista della Dinamo Zagabria in Serie A. Voci vogliono che la Dinamo abbia rifiutato un’offerta complessiva di 5 milioni di euro da parte del Milan, e di certo ci vorrà un bel po’ di denaro per provare a fare espatriare Brozovic. Ma si sa, la qualità si fa pagare.