La vicenda risale al 2010, alla sbarra una donna ed un uomo

Non è un momento facilissimo per Beppe Signori dal punto di vista giudiziario: l’ex attaccante della Lazio, come tutti sanno, è coinvolto nel caso calcioscommesse (dovrà rispondere di varie accuse, come quella della gestione di alcune combine, ma per questo ancora non è stato giudicato in via definitiva), ma l’altro giorno è dovuto tornare in tribunale nelle vesti di testimone per un’altra vicenda risalente al 2010, quando Signori portò presso un compro-oro dodici orologi propri di altissimo valore per farli valutare, e questi sparirono… 

LO SCIAGURATO BEPPE – Alla sbarra, con l’accusa di furto, è finita una dipendente del compro-oro di Via Boccea a Roma: la donna si sarebbe giustificata dicendo, scrive Il Messaggero, di aver impegnato per errore gli orologi presso il Monte di Pietà. Nelle indagini è però finito anche un uomo di Frosinone, a casa del quale sono stati ritrovati sette dei dodici orologi, con l’accusa di ricettazione. Adesso inizierà il processo, ma stavolta Signori potrà fare l’accusatore.