Ternana, Falletti: «A Frosinone per vincere, quanti messaggi dopo il gol nel derby. Felipe grande amico» - Calcio News 24
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Ternana, Falletti: «A Frosinone per vincere, quanti messaggi dopo il gol nel derby. Felipe grande amico»

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Il trequartista della Ternana: «Sogno di andare alla coppa America con il mio Uruguay»

Ventidue novembre, in un ‘Curi’ gremito in ogni ordine di posto, va in scena il derby umbro tra Perugia e Ternana. Le ‘fere’ sono sotto di una rete e stanno producendo il massimo sforzo. Tesser si gioca la carta Falletti e il trequartista uruguaiano fa le cose in grande. Al 78′ salta tutta la difesa umbra e deposita in rete il gol del pari che manda in estasi i tifosi rossoverdi: «E’ stato molto importante, era quello che aspettavo da tanto tempo. In una partita molto importante, il più sentito dai tifosi. Io stavo aspettando da molto tempo il mio primo gol in Italia ed è arrivato in una gara speciale». Le parole di Cesar Falletti in esclusiva per Calcionews24.com.

I messaggi dall’Uruguay, la fama improvvisa per il giovane talento classe 92′ dopo una stagione di apprendimento: «Mi hanno scritto in tanti, mi hanno chiamato anche persone che non conoscevo. Questo mi fa sentire molto bene e mi da maggiori stimoli per lavorare. Io idolo dei tifosi? Non credo ma spero di diventarlo».

La prima vittoria interna con il Catania, una sorta di liberazione del tabu Liberati: «La cercavamo e l’abbiamo ottenuta con caparbietà. Credo che sia arrivata contro la formazione più forte del campionato, almeno per quanto riguarda i nomi della rosa. Credo che usicranno alla distanza e questa vittoria la dedichiamo ai nostri tifosi che se le meritano».

Un campionato altalenante fin qui per la Ternana, un grande avvio a cui ha fatto seguito una mini-crisi. Adesso questa mini-serie di quattro risultati utili consecutivi ottenuti con avversari di rango, l’obiettivo è continuare a vincere: «Nel calcio la cosa che conta di più è vincere. Dobbiamo pensare solo a lavorare in settimana, seguendo le indicazioni del mister e i risultati arriveranno. Siamo una buona squadra, adesso sono arrivati degli ottimi risultati e il gruppo è contento, dobbiamo continuare così.

L’anticipo prevede la sfida contro la sorpresa Frosinone, una squadra destinata a lottare per le primissime posizioni. Cesar non parte sconfitto e indica la strada: «Noi giochiamo sempre per vincere, andremo li per conquistare l’intera posta in palio. La squadra sta molto bene dal punto di vista fisico ma sopratutto di testa e metterà in grande difficoltà il Frosinone, ne sono certo. Vogliamo migliorare la nostra classifica, sappiamo di valere di più».

Il rapporto fraterno con un altro uruguagio come Felipe Avenatti, attaccante che si sta imponendo all’attenzione: «Per me Felipe è fondamentale, mi aiuta molto e sto sempre con lui. Usciamo insieme e mi aiuta con l’italiano, è più bravo di me con la lingua. Voglio ringraziarlo perchè è molto importante per me. Dell’Uruguay mi manca è l’asado più di tutto. La famiglia mi manca molto e spero che tra poco mi possano raggungere qui a Terni. Voglio fargli vedere la bella città dove vivo, se Dio vuole. E’ una città molto bella e adesso devo continuare a lavorare, le condizioni per rendere al massimo ci sono tutte. Il giocatore più forte della B? Per me è Felipe, sarò di parte. Però posso dire anche Rosina del Catania, ha molta tecnica.

Argentina e Uruguay non si sono mai amate molto ma Falletti indica proprio un totem del calcio argentino come esempio da seguire: «Juan Roman Riquelme, mi è sempre piaciuto il suo modo di giocare e di essere. Un campione infinito, precisione del pasaggio incredibile. Lui è il mio esempio».

Adesso che è arrivato il primo gol, le ambizioni possono cambiare: «Per me segnare il primo gol era molto importante, voglio mettere in difficoltà il mister nelle sue scelte. Voglio dimostrargli che può contare su di me, che posso crescere ancora di più».

Differenze tra calcio italiano e uruguaiano, dalla libertà di movimento alla tattica: «Cambia molto tra i due campionati. Qui si curano i dettagli, c’è molta tattica, devi muoverti bene e correre bene. In Uruguay ero più libero, l’allenatore mi lasciava più libero di muovermi. Sto crescendo anche sotto questo aspetto».

Il sogno Coppa America, appuntamento al prossimo giugno: «Devo pensare a conquistare il posto in squadra, è importante.Io credo che la Nazionale sia molto difficile ma non impossibile, è un sogno che ho da quando era piccolo. Ho fatto la trafila nelle selezioni giovanili, sarebbe davvero molto bello poter giocare con la maglia della Nazionale del mio Paese. Adesso tocca a me meritarlo…»

 

 

 

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