Nel mirino anche Musacchio, previsti nuovi contatti con il Villarreal

Sta per decollare il mercato del Milan? Oggi l’amministratore delegato Adriano Galliani incontrerà Dejan Joksimovic ad Ibiza. Si tratta dell’agente di Milan Badelj, centrocampista croato che vuole lasciare la Fiorentina. Richiesto da Vincenzo Montella, che vorrebbe schierarlo come regista o in sostituzione di Riccardo Montolivo, Badelj può partire per 12 milioni di euro. L’agente ha negato la possibilità del rinnovo con la Fiorentina a causa di alcune pendenze economiche con il club viola, quindi la Fiorentina per monetizzare deve cederlo subito. Si potrebbe lavorare, secondo il Corriere dello Sport, sulla base di un prestito con obbligo di riscatto. L’ingaggio di Badelj non rappresenta un ostacolo, visto che percepisce 1,5 milioni di euro più bonus. La Fiorentina si è già mossa puntando Carlos Sanchez dell’Aston Villa.

LE ALTRE PISTE – Ma a Ibiza oggi andrà in scena anche la trattativa per Mateo Musacchio, che può garantire l’esperienza necessaria alla retroguardia rossonera. Oggi, dunque, Galliani potrebbe proporre al Villarreal un prestito con obbligo di riscatto, poi si muoverà per la cessione di uno tra Ely e Vergara. L’altro obiettivo è Juan Guillermo Cuadrado, che però chiuderebbe la porta a José Sosa, visto che c’è un solo posto “extra”. Il preferito è l’esterno colombiano, che avrebbe già fatto presente ad Antonio Conte di voler lasciare il Chelsea. Si parte da una valutazione di 30 milioni di euro e si può scendere fino a 25-26 milioni, mentre il Besiktas per Sosa ne chiede 8-9 e il Milan per il secondo potrebbe spenderne la metà. La partenza di Carlos Bacca, invece, potrebbe aprire la pista Simone Zaza. L’attaccante colombiano è ancora nel mirino del West Ham.

MERCATO SENZA FONDI? – E’ però giallo sui fondi messi a disposizione dai cinesi: saranno subito disponibili 100 milioni di euro per il mercato invernale, 50 per il prossimo mercato estivo. Quindi, secondo La Gazzetta dello Sport, non ci sono ricadute positive sull’attuale budget. Di conseguenza resta valida la strategia dell’autofinanziamento. E non possono essere prese in considerazione operazioni con prestiti e riscatti, perché non si possono portare a termine operazioni che ricadono nel prossimo bilancio senza l’autorizzazione dei cinesi. Di conseguenza solo qualche opportunità di prestito gratuito con diritto di riscatto può essere colta. Il Milan, dunque, non avrebbe grande margine di manovra, a meno che i cinesi e Silvio Berlusconi non si accordino per condividere un extra budget.