L’attaccante pretende dal club etneo una buonuscita di 250mila euro

In un momento delicato come quello della preparazione precampionato, in casa Catania tiene banco il “Caso Rosina”. L’ex calciatore dello Zenit San Pietroburgo sembrava destinato ad approdare alla Salernitana, mentre destinazione inversa avrebbe dovuto percorrere uno tra il terzino sinistro Michele Franco o l’esterno mancino Antonio Zito. La trattativa, ben avviata tra i due club, si è bruscamente interrotta quando Alessandro Rosina ha richiesto alla società etnea una buonuscita di 250mila euro.

LO MONACO INFURIATO – Le pretese dell’attaccante reduce dall’esperienza a Bari sono state ritenute assurde dall’amministratore delegato etneo, Pietro Lo Monaco, che prontamente si è difeso chiedendo l’intervento della Federcalcio. Rosina, ancora legato al Catania fino al 2017, ha un ingaggio esorbitante per un club di Lega Pro ed il clima di stallo creatosi tra le parti sta rischiando di compromettere non poco la serenità del club dell’Elefante.

RISPOSTA PICCATA DEL AGENTE – Alle considerazioni non propriamente all’acqua di rosa di Lo Monaco, ha risposto l’agente Fabrizio Rosina (fratello del calciatore, ndr): «Per due volte siamo venuti incontro al Catania. Se non dovessero pagare, mio fratello è pronto a giocare ancora con la maglia rossazzurra. La società ha eseguito solo parzialmente gli accordi raggiunti. Intanto il calciatore continua ad allenarsi regolarmente, seppur in disparte, presso il Centro Sportivo di Torre del Grifo.

Dal nostro corrispondente

Andrea Mazzeo