“Mi è sembrato di vedere Signori, Signori o na na”¦”, faceva così una delle canzoni della curva che accompagnavano Beppe-gol sulle note di “Rumore” di Raffaella Carrà . Quest’anno il nome dell’ex folletto biancoceleste è già  tornato di attualità  in circostanze “infelici”, ovvero in occasione dell’aggancio di Francesco Totti nella classifica dei marcatori di tutti i tempi. La media gol però, guai a chi gliela tocca. E il settore giovanile, pure. Signori infatti sarebbe già  stato contattato dalla società  tanto per sondarne l’eventuale disponibilità . Gli verrebbe affidata la cura del settore giovanile, mai così in basso come quest’anno. Servono entusiasmo ed idee nuove e Beppe Signori potrebbe fare al caso della Lazio. La sua sola presenza ridarebbe linfa all’ambiente. La sua ultima esperienza dietro una scrivania è recente: è stato consulente dell’amministratore unico della Ternana l’anno scorso. Ma la vicenda si concluse amaramente in pochi mesi (da maggio 2008 a gennaio 2009): “Non mi lasciano lavorare, fanno operazioni di mercato e non mi dicono niente”.

Un altro nome accostato alla Lazio è quello di Pietro Leonardi, attualmente direttore generale del Parma, romano e tifoso laziale da una vita. L’unico problema è che il contratto lo lega alla società  ducale per altre tre anni e per il momento Leonardi è soddisfatto del lavoro che sta facendo in Emilia. In più, sei anni fa, quando Lotito non aveva ancora rilevato la Lazio, Leonardi era tra gli avvversari dell’attuale presidente, visto che era al fianco di Tulli.
Il sondaggio però sarebbe stato fatto anche in questo caso. Ci sono alcune persone molto vicine a Lotito che starebbero lavorando sotto traccia, provando a convincere il dirigente romano.

Per quel che riguarda l’inchiesta della Procura Federale sulle mediazioni sospette, a breve il procuratore Palazzi convocherà  il presidente Lotito, il ds Tare, i due giocatori Zarate e Cruz, più tutti i procuratori coinvolti e ovviamente i titolari delle due società  di mediazione inglese e olandese, Petrucchi e Sickman.

Fonte: Il Messaggero