Possibili irregolarità  amministrative per Lazio e Palermo? - Calcio News 24
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2009

Possibili irregolarità  amministrative per Lazio e Palermo?

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La segnalazione della Covisoc, Commissione di vigilanza sui bilanci, è arrivata più di due mesi fa sul tavolo della Procura federale e il gran capo Stefano Palazzi ha proceduto secondo copione all’apertura di due distinti fascicoli. Uno porta il nome Lazio, l’altro Palermo. Oggetto della duplice inchiesta, irregolarità  amministrative relative a operazioni di calciomercato, con particolare riferimento a quello sudamericano. Di che cosa si tratti esattamente non è dato sapere, ma che l’argomento sia delicato è fuori discussione, anche perchè di mezzo ci vanno due pezzi da novanta del calcio italiano nonchè consiglieri federali come Claudio Lotito e Maurizio Zamparini. Le inchieste di Palazzi possono concludersi in due modi: archiviazione, se la Procura non trova riscontri alla segnalazione Covisoc, deferimento, se quei riscontri ci sono.

Fino a prova contraria Lazio e Palermo sono non colpevoli. Ma la necessità  di avere risposte certe in tempi brevi impone a Palazzi, che non è un fulmine di guerra, una accelerazione. Per un semplice motivo: i reati di natura amministrativa compiuti dalle società  sono punibili (almeno in teoria, e l’ipotesi va sottolineato è piuttosto remota) anche con la penalizzazione. Basta guardare la classifica e vedere dove stanno Palermo (in alto) e Lazio (in basso) per comprendere come l’unica cosa che la Federazione deve evitare è di arrivare alla fine della stagione con questi due fascicoli ancora aperti.

Rocco Crimi superstar martedì scorso a Milano. Il sottosegretario vigilante sullo sport ha spaziato dal battesimo dell’iniziativa Rcs- Sda Bocconi per la nascita di Sport Business Academy alla Lega calcio. E ne ha avute per tutti: indulgente con il Coni reduce dalla mezza catastrofe di Vancouver, a conferma di una ritrovata intesa con Gianni Petrucci; assai meno generoso con la Federcalcio, a conferma di un Ã?«grande freddoÃ?» calato nel tempo con Giancarlo Abete. Ã?«Bisognerà  vedere quanto pesa la federazione italiana rispetto a quella francese…Ã?» ha detto Crimi e l’aria era quella di uno che, dopo averci messo la faccia a nome del Governo, vede sfumare all’orizzonte, come è già  avvenuto coi Mondiali di basket e di rugby, anche l’Europeo 2016 del calcio. Una volta in Lega, Crimi coniugando competenza e disponibilità  ha fatto la gioia dei presidenti di Serie A: anche troppa, visto che si è detto disposto a ricevere nuove osservazioni sulla legge per gli stadi. Che di questo passo e nonostante il prodigarsi bipartisan sull’asse Crimi-Lolli, rischia di non vedere mai la luce.

Fonte: Ruggero Palombo – La Gazzetta dello Sport