2009
Champions, Fiorentina rapinata a Monaco
E’ una Fiorentina modello Champions, quella vista nella sfortunata trasferta tedesca in casa del Bayern di Van Gaal.
I viola, in crisi in campionato, sono tornati a brillare proprio nella gara più difficile, al cospetto di un avversario che da due mesi a questa parte stava macinando gioco e avversari con una continuità imbarazzante.
Prandelli, orfano di Mutu, propone un 4-2-3-1 con Bolatti dal primo minuto accanto a Montolivo, e il trio Marchionni-Jovetic-Vargas dietro Gilardino. La difesa, con Natali e Kroldrup in mezzo, tiene benissimo alle folate di Robben e Ribery, mentre Gomez è praticamente annullato nella morsa centrale.
Nonostante un primo tempo frizzante e con rischi zero o quasi, proprio nel finale i tedeschi trovano il lampo giusto: Kroldrup atterra Ribery dopo una respinta difettosa di Frey, e l’arbitro assegna la massima punizione. Robben dagli 11 metri non sbaglia e porta così i suoi negli spogliatoi in vantaggio.
Nel secondo tempo però la Fiorentina trova il punto fondamentale del pareggio: corner di Jovetic, la palla arriva in qualche modo a Kroldrup che segna da pochi passi e manda i viola in paradiso. La gara si riequilibra, ma l’espulsione di Gobbi regala ai viola 16 minuti terribili. Prandelli corre ai ripari, inserendo Felipe al posto di un comunque positivo Jovetic. Dopo pochi minuti l’arbitro Ovrebo (lo stesso di Chelsea-Barcellona) dà invece solo il giallo a Klose, autore di un’entrata assassina.
L’assalto del Bayern continua, ma solo un errore marchiano del direttore di gara riesce a regalargli la gloria del 2-1: nell’azione del gol di Klose, è palese il fuorigioco dell’attaccante, non ravvisato però neanche dal guardalinee. E così, è beffa per la Fiorentina, che però può guardare con un atteggiamento positivo alla gara di ritorno: un 1-0, contro questo Bayern è possibile e darebbe ai viola una qualificazione che sarebbe un’impresa eccezionale.