2009
Eto’o: “Voglio vincere tutto con l’Inter”
L’Inter lo aspetta e lui non ha intenzioÃ?Âne di tradirla. Samuel Eto’o è pronto a tornare titoÃ?Âlare sabato contro la Sampdoria. Motivato e arrabÃ?Âbiato più che mai dopo l’esclusione della formazioÃ?Âne titolare al San Paolo, il Leone Indomabile ha voÃ?Âglia di segnare di nuovo. Complice anche la partenza per la Coppa d’Africa, è l’unico degli attaccanti nerazzurri utilizzati con una certa continuità a non aver ‘ bagnato’ il 2010 con una rete: 5 i gol di Milito, 3 a testa quelli di Pandev e Balotelli, mentre Samuel, in corsa con DrogÃ?Âba ed Essien per il titolo di miglior giocatore africano del 2009, è ancoÃ?Âra a secco dopo 3 incontri giocati nel nuovo anno solare. Inusuale per lui.
RABBIA – L’inizio della sua nuova avventura milanese non è stato coÃ?Âme se lo aspettava. Intendiamoci, i numeri sono positivi perchè Eto’o è già in doppia cifra come reti segnaÃ?Âte ( 10) e perchè finora ha dovuto convivere con un infortunio al piede destro. A se stesso però l’africano chiede molto ed in più fa i conti con le incredibili cifre della passaÃ?Âta stagione a Barcellona quando di questi giorni era già riuscito a battere per 25 volte in portiere avversario. Altro campionato, altra squadra e altro tipo di gioco, ma il paragone è inevitabile.
TATTICA – Il problema è anche questo: a BarcelÃ?Âlona Samuel era quasi sempre il punto di riferiÃ?Âmento centrale della manovra e finalizzava le maÃ?Âgie di Messi o le giocate di alta scuola di Henry, Xavi e Iniesta. All’Inter invece si sacrifica spesso per la squadra, lascia il centro dell’area a Milito e svolge un gran lavoro in fase di copertura che lo porta ad arrivare meno lucido alla conclusione. Le statistiche della serie A aiutano a capire il problema: tra gli attaccanti nerazzurri Eto’o è quello che tira più in porta (60 volte in 19 incontri). Alle sue spalle Milito (48 conclusioni in 22 giornate), Balotelli (41 in 19 sfide) e Pandev (18 in 7 partiÃ?Âte). Al tempo stesso però inquadra la porta avverÃ?Âsaria solo una volta su 3, meno rispetto ai compagni. A testimonianza del sacrificio che fa per la squadra anche la classifica dei tackles: ne ha fatÃ?Âti di più non solo degli altri attaccanti, ma anche di Sneijder. Per non parlare dei chilometri perÃ?Âcorsi sulla fascia.
Fonte: corrieredellosport.it