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Bove, Lionello Manfredonia: «Ho vissuto una situazione simile, ma avevo 33 anni e ho smesso col calcio. Edo è un romanista vero, deve avere vissuto mesi di stress»
Bove, le parole di Lionello Manfredonia su quello che è stato il suo arresto cardiaco nel lontano 1989. Ecco le sue dichiarazioni
Dall’Ara di Bologna, 30 dicembre 1989: il romanista Lionello Manfredonia subisce un arresto cardiocircolatorio. Aveva 33 anni e lasciò il calcio. Oggi ne parla a La Gazzetta dello Sport, dopo avere visto quanto accaduto a Edoardo Bove in Fiorentina-Inter.
IL PRIMO PENSIERO – «Il primo pensiero va alla famiglia di Edoardo, alle persone che gli sono sempre state vicino ed ancor di più lo sono in queste ore così delicate. I genitori, la fidanzata, i parenti e gli amici più cari staranno vivendo momenti di grandissima tensione, giornate davvero complicate. Io ne so qualcosa, ricordo ancora quello che passarono mia moglie e i miei parenti più stretti quando mi ritrovai in quella situazione».
EVENTI SIMILI – «In effetti la dinamica di quanto accaduto a Bove è stata molto simile a quello che successe a me tanti anni fa. Un malore improvviso, non determinato da un’azione di gioco e poi l’arresto cardiocircolatorio».
IL SUO CASO – «Ancora oggi io non so cosa esattamente sia successo. Ci fu l’arresto cardiocircolatorio, è vero. Ma sulle cause che lo determinarono non si è mai riuscito a fare chiarezza. Si parlò di infarto, ma non fu un infarto. Io avevo già compiuto 33 anni e decisi di chiudere con il calcio. Anche perché non mi avrebbero più dato l’idoneità agonistica».
UNA VITA NORMALE – «Sì, ho giocato a calcio a 5, a tennis, poi anche a padel. Una vita normale, insomma, anche perché dopo quell’episodio i medici non hanno mai riscontrato anomalie»
CONTA ANCHE LO STRESS – «Io credo di sì. Non lo conosco personalmente, ma seguo la sua carriera perché uno dei giovani più interessanti. Ho letto che ha sofferto moto il trasferimento dalla Roma alla Fiorentina. Non perché sia finito in un club poco importante, tutt’altro. Ma perché essendo un ragazzo romano e tifoso romanista avrebbe voluto continuare in giallorosso la sua carriera. Probabilmente in questi m