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Yildiz: «Juve, onorato di indossare la tua numero 10. Sull’intervista con Alessandro Del Piero»
Yildiz, attaccante della Juve, ha parlato ai microfoni della FIFA: il racconto del numero 10 bianconero tra la stagione attuale e i suoi obiettivi
Kenan Yildiz, attaccante bianconero, è intervenuto ai microfoni della FIFA: rilasciando qualche dichiarazione sui prossimi impegni e obiettivi con la Juve.
PAPÀ – «Non so veramente come sia giunto a questa idea. Quando avevo circa tre anni, ha iniziato a portarmi sui campi da calcio, insegnandomi alcune basi di questo sport, che, a sua volta, aveva appreso analizzando i video su YouTube. Inoltre, quando guardavamo insieme le partite, mi diceva: ‘Osserva bene cosa sta facendo quel giocatore’. Poi, sin da bambino mi ha accompagnato agli allenamenti, dove giocavo con i ragazzi più grandi. Mi ha accompagnato in tutto il mio percorso calcistico. Se sono un calciatore professionista è merito dei miei genitori. Mia madre mi ha aiutato sul fronte extra calcistico, con la scuola e tutto il resto. I miei genitori mi hanno aiutato a diventare forte mentalmente, a non mollare mai»
L’EUROPEO – «Non pensavo di avere molte possibilità di disputare una competizione così importante, alla mia età. È stato un Europeo molto divertente, perché abbiamo tratto molti insegnamenti. Abbiamo trascorso circa cinque settimane insieme, come gruppo. Questa esperienza ci ha reso ancora più uniti, siamo tutti amici e ci fidiamo l’uno dell’altro. Credo che questo aspetto ci abbia consentito di dare il massimo. A dire il vero, penso che avremmo potuto spingerci oltre i quarti di finale. Siamo una squadra giovane e competitiva, quindi… perché no? Abbiamo trascorso un periodo stupendo, speriamo di viverne altri così in futuro»
GOAL IN CHAMPIONS E INTERVISTA CON DEL PIERO – «Sembrava la sceneggiatura di un film! Se devo essere sincero, ero molto teso! In più, dovevo parlare in italiano! Però penso di essermela cavata bene. Lui è una persona esemplare, ogni tanto mi manda dei messaggi e parla. È fantastico»
NUMERO 10 – «Indossare la 10 è un onore, ma anche una responsabilità. Hai l’orgoglio e la fiducia in te quando indossi la 10, però sei consapevole anche della responsabilità nei confronti di chi ti ha affidato una maglia così iconica. Mi piace indossarla in campo, mi sento in grado di contribuire ancor di più al successo del club»
MONDIALE PER CLUB – «Mi sono informato molto sulle caratteristiche di questo torneo e sono pronto ad affrontare questa nuova sfida in America»