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Juric: «A Roma c’è una mentalità sbagliata, il mio obiettivo è cambiare tutto»
Le parole di Ivan Juric, allenatore della Roma, alla vigilia della sfida di Europa League contro la Dinamo Kiev. Tutti i dettagli
Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma-Dinamo Kiev.
MENTALITA’ – «Penso che l’ultima partita ho visto una Roma che gioca bene ma adesso non abbiamo mentalità vincente. La mentalità non è da Roma. Stringi stringi ma alla fine penso che noi abbiamo tutto per lavorare bene. C’è il modo per lavorare bene, ma la mentalità non è vincente, Bisogna cambiare registro. Bisogna fare dei cambi. Già da domani mi aspetto una volontà ancora superiore per migliorare ancora di più la situazione. Serve un carattere più forte. Mi aspetto molto di più. Non sono accettabili partite con errori come a Monza».
REAZIONE – «Penso che la squadra l’altro giorno ha fatto tante cose giuste. Anche contro l’Elfsborg, anche a Bilbao. Ma in questo momento io sono contento a metà. Vedo gente che ha migliorato tantissimo ma non siamo quello che deve essere Roma in questo momento. Ossia una squadra che deve vincere. Non vedo scuse e non le do. C’è da reagire con carattere. E’ questo il momento per spingere. La mia squadra deve dimostrare di che pasta è fatta».
DIFESA – «Hermoso sta in buonissima condizioni. Mi piace molto in quel ruolo. Faccio scelte diverse per Angelino e lui. Io preferisco uno che dribbla. Angelino fa ottimi cross e in fase difensiva è molto bravo. Lui gioca bene come quinto ma non solo. E’ una scelta tecnica quella di utilizzarlo come braccetto di sinistra».
MANCANZE SOCIETARIE – «A me non manca niente. Ho un direttore che sento spesso e ci confrontiamo. Viene a vedere gli allenamenti e parliamo molto. Posso attaccarmi alle scuse. Ma è da deboli. Noi dobbiamo arrivare alla partita e mangiarli. Non dobbiamo darci delle scuse. Centro sportivo top. Dirigenza top. Qui si ci sono solo dei problemi di mentalità. Non siamo al livello dell’Inter ma ci siamo. Già da domani voglio vedere certe cose, non a livello di impegno ma di risultati. Non mi va bene questo andazzo. Si parla degli altri? No basta. Dobbiamo mettere delle cose per cambiare mentalità in questo momento».
COME MIGLIORARE – «La mentalità vincente si allena durante gli allenamenti. Là cresci e che diventi tosto e duro. Secondo me è anche il lavoro quotidiano. Affrontare la partita in un certo modo ti aiuta. Se in un mese si alza il livello così tanto vuol dire che il corpo dopo il lavoro, si abitua. Così anche la mente. Noi ancora non ci siamo. Ci stiamo lavorando. Io penso che quando gioco a Monza devo vincere. Contro l’Inter devo pareggiare. Quando fai partite di un certo tipo tu devi ottenere i risultati. Poi ci saranno giornate in cui giochi male. Ma le prestazioni ora sono superiori ai risultati. Ma questa non è scusa. Mentalmente ora non siamo pronti. Questo ragazzi hanno un’occasione. Guardare oltre questa merda e disastro intorno a loro. Ma devono avere una fame allucinante per ribaltare la situazione e poi concentrarsi al massimo».