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Nani Udinese: «Quanto vale Lucca? Non è sul mercato! Il nostro obiettivo rimane questo»
Le parole di Gianluca Nani, direttore tecnico dell’Udinese: «Il primo posto non è il nostro campionato, ma è meritato»
Gianluca Nani, direttore tecnico dell’Udinese, ha concesso un’intervista ai microfoni di TvPlay. Di seguito le sue parole.
SANCHEZ – «La squadra che ha giocato fino adesso è quella dell’anno scorso. Poi certo, cominciano ad entrare i nuovi. L’Udinese ha sempre lavorato su due aspetti, il talento e sulla fisicità. Poi ci vuole la convinzione che ti porta a raggiungere i tuoi obiettivi. Thauvin è un calciatore straordinario. Anche Sanchez lo è. Ha portato la mentalità giusta e vorrebbe vincere tutte le partite. Quando torna? Presto, non credo che manchi molto. Non mettiamo fretta, sta lavorando sodo e vive con noi la quotidianità. Ci darà una grande mano in campo e ce la sta dando già con la sua personalità».
SAMARDZIC – «L’Atalanta ha dimostrato di volere Samardzic di più delle altre e alla fine l’ha preso. Le altre? Ci sono state. Con la Lazio c’è stata una trattativa non conclusa; con il Milan c’è stata solo una richiesta di informazioni. L’Atalanta ha dimostrato di volerlo fortemente e l’hanno preso in tempi brevi».
LUCCA – «Ho lavorato con giocatori simili a Lorenzo Lucca, come Caracciolo e Toni. Lorenzo è veramente forte, ha velocità, tiro, protegge la palla. Penso che lui possa fare molto, soprattutto a livello Nazionale, dove abbiamo le carenze. Se lui continua a lavorare come sta facendo, posso solo augurargli di raggiungere il massimo perché se lo merita. Lucca non è stato vicino alla Fiorentina e a nessuna squadra. E’ stato chiarissimo dal primo momento: Lucca non si vende e rimane con noi. Non abbiamo aperto a nessuna trattativa. Anche per altri calciatori è stata fatta questa valutazione, come per Bijol. Pensiamo che Lucca possa dare ancora molto. So che creava interesse di altre squadre, ma non abbiamo intavolato trattative. Se Lucca a 40 milioni è sul mercato? No, non vogliamo venderlo. Preferiamo dire così. Deve completare un livello di crescita, perché l’allenatore ci punta, quindi noi non affrontiamo discorsi sulla cessione».
PAFUNDI – «Pafundi è ancora un ragazzo giovanissimo, non è successo nulla. Sta giocando con continuità. Il club ce l’ha chiesto con una certa insistenza, per farlo giocare. Hanno un diritto di riscatto molto, molto alto, con percentuali di futura vendita. Noi ci puntiamo molto. A dicembre se non dovrà essere riscattato, tornerà da noi. Sta facendo un percorso di crescita. Una certa pressione sui ragazzi può provocare delle difficoltà, ma fa parte del percorso».
BIJOL – «Ausilio e Marotta su Bijol? Non c’è stato nessun disturbo. Ci sono anche trattative che non vanno a buon fine. Ringraziarli per l’interessamento? Per carità, Bijol è un calciatore che l’ha fatto vedere anche all’Europeo, è forte e chiama l’attenzione di club all’estero. Ma anche per lui non abbiamo preso ipotesi di cessione. Bijol è un ottimo calciatore e normale che i grandi club si avvicinano a lui. E’ super focalizzato nel progetto, ha un grande carattere ed è una persona fantastica. E’ stato facile soprassedere e andare avanti».
OBIETTIVO – «Chiarisco subito sul primato in classifica. Non è il nostro campionato, questo non vuol dire che non ce lo siamo meritato. Il nostro campionato è la salvezza. Nella passata stagione ci siamo salvati all’ultima giornata, ora cerchiamo di farlo prima. Siamo contenti per mister, tifosi e calciatori. Siamo consapevoli che questo non è il nostro campionato. Dobbiamo mettere ferro in cascina per quando arriveranno i tempi duri».
RUNJAIC – «A noi è costato molto cambiare strada rispetto a Cannavaro che ha fatto benissimo con noi. Però c’era un’idea di cambiare registro. Questo è un allenatore molto propositivo, molto più aggressivo. Parliamo di una filosofia molto diversa, forse troppo coraggiosa. E’ il principio di mister Kosta Runjaić e noi l’abbiamo seguito: ha portato questa aggressione alta. Abbiamo impostato la squadra in questa maniera».