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Capello, che STRIGLIATA a Leao: «Dopo i CAPRICCETTI da bambino diventi un uomo!»
Le parole di Fabio Capello su Rafael Leao: «Tutto quello che succede al Milan sembra colpa sua e lui fa di tutto perché questa situazione continui»
Fabio Capello, nel corso di una intervista con il Corriere della Sera in vista dell’inizio della nuova Champions League, lancia anche un frecciata nei confronti del milanista Leao. Di seguito le sue parole sul portoghese, sulle altre italiane in Champions e su alcune potenziali outsider per la vittoria finale della Coppa.
LEAO – «Tutto quello che succede al Milan sembra colpa di Leao e lui fa di tutto perché questa situazione continui. Però è l’unico che può creare un pericolo: sarebbe ora che dopo i capriccetti da bambino diventasse uomo».
IBRA – «È un mestiere diverso, come quando un giocatore smette e allena subito una grande squadra: hanno quasi tutti grande difficoltà. Quelli che hanno avuto successo hanno fatto un po’ di settore giovanile o gli assistenti: serve molto. Bisogna avere credibilità, perché vieni giudicato tutti i giorni da tutti. Le ferie? L’importante è quello che fai quando sei presente. E bisogna cercare di essere presenti»
CITY-INTER – «La sto aspettando, questa partita: gli ultimi venti minuti di Istanbul mi sono rimasti in testa e vorrei vedere se la distanza si è davvero accorciata, come era sembrato in quell’ultimo scorcio della finale. Se Lukaku non si mangia il gol…»
CONFRONTO LAUTARO-HAALAND – «I numeri gli danno torto, è vero. Però il potenziale per fare di più c’è sicuramente. Una delle cose da vedere in questo City-Inter è proprio la crescita di Lautaro e Thuram».
JUVE – «Da quello che si è visto la difesa rimarrà un punto forte, come era con Allegri. Dovrà
fare qualche cosa di diverso a livello di centrocampo e attacco. Contro la Roma si è vista una frenata, ma con i nuovi arrivi si vedrà la vera Juve».
VLAHOVIC – «All’Europeo ha fatto poco, come del resto al Mondiale: magari trova strade e ispirazioni nuove nel modo di muoversi in campo. È importante che Motta gli dia qualcosa di
più».
PALLONE D’ORO – «Premierei Rodri, per quello che ha fatto in campionato, in Champions e all’Europeo. Nella stagione è stato il più forte di tutti».
MINA VAGANTE – «Si parla poco del Barcellona di Yamal, che non può acquistare giocatori. E sono curioso di vedere dove arriverà il Psg senza Mbappé: sono due squadre che seguo con grande attenzione».
BOLOGNA E ATALANTA – «La Champions ti brucia energie, anche nella testa. Devono affrontarla con attenzione, serenità, rispetto massimo di ogni avversario, ma senza sottovalutarsi. Devono giocarsela senza timore reverenziale».