Bergomi: «Occhio al fattore Champions e attenti a loro due»
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Bergomi: «Inter, INZAGHI è stato bravo in una cosa, occhio al FATTORE CHAMPIONS; e attenti a quelle due»

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Beppe Bergomi

Le parole di Beppe Bergomi, telecronista di Sky Sport, sulle sue aspettative e previsioni per la prossima stagione di Serie A

Beppe Bergomi in una intervista a La Stampa ha fatto le sue riflessioni sulle protagoniste della prossima stagione di Serie A, a pochi giorni dall’inizio del campionato. Di seguito le sue parole.

CONFERMA INTER – «Non siamo più nell’epoca dei nove scudetti consecutivi della Juventus. Il margine si è assottigliato, come dimostrano gli esempi di Milan e Napoli. Occorre tenere le motivazioni al massimo. Simone Inzaghi lo ha capito bene, come dimostrano le parole alla vigilia del raduno. Deve essere bravo a tenere tutti sul pezzo. Gli innesti di Zielinksi e Taremi aiuteranno, ma non dimentichiamo che l’Inter ha una media età molto alta. Inoltre continua a mancare un giocatore in grado di saltare l’uomo in dribbling. C’era Buchanan, ma si è infortunato. Poi c’è una considerazione relativa alla nuova formula della Champions League che vale per tutte le partecipanti».

FATTORE CHAMPIONS – «Il nuovo girone unico sconsiglierà il turnover perché sarà più difficile vedere ultime giornate ininfluenti ai fini della qualificazione. Inoltre ogni posizione di classifica in più determinerà accoppiamenti meno impegnativi agli ottavi. Quindi non sarà possibile fare calcoli di formazione».

JUVE – «Vedo grande unione tra allenatore, società e tifosi. La scelta di tenere tanti giocatori fuori dal progetto, a partire da Chiesa e Szczesny, determina una svalutazione economica, ma aiuta a unire il gruppo. Se arriverà anche Koopmeiners, dopo Douglas Luiz e Thuram, il centrocampo diventerà un reparto di eccezionale completezza»

TANTE NOVITÁ IN BIANCONERO – «Se tutti trovano la motivazione giusta, il cambiamento viene assorbito in fretta. Cito l’esempio dell’Inter dello scudetto dei record con Trapattoni. Arrivarono cinque nuovi titolari: Matthaeus, Brehme, Diaz, Bianchi e Berti. Abbiamo subito ingranato giocando un ottimo calcio. La gente vuole vedere un bel calcio».

MILAN E NAPOLI – «Intorno al Milan vedo troppa sottovalutazione: è arrivato secondo a maggio. Morata è una garanzia. Pavlovic è grintoso e forte nel gioco aereo. Forse dovrà cercare di commettere qualche fallo i in meno. Il Napoli beneficerà dell’effetto Conte che migliora subito le squadre. Ma deve risolvere in fretta il nodo di Osimhen e dell’eventuale sostituto».

LE ALTRE – «Mi intriga la Roma. Sono molto curioso di vedere all’opera Enzo Le Fée. I giallorossi stanno mettendo insieme giocatori molto tecnici: il francese e Soulé vanno ad aggiungersi a Dybala, Pellegrini, Paredes e Cristante. Può nascere qualcosa di molto interessante. L’Atalanta forse pensava che sarebbe stato l’anno buono per lo scudetto, ma l’estate è stata complicata. Per quanto riguarda il Bologna, dopo tante partenze importanti, bisogna fidarsi delle capacità di un grande dirigente come Sartori».

TORINO – «Il cambio in panchina è stato giusto. Vanoli merita una chance in Serie A. Resta il problema del gol: i granata dipendono troppo da Zapata. Il Torino deve avere maggiore continuità. Ma non sarà facile: ha perso Buongiorno e acquistato poco. Sarà determinante partire bene per allontanare le critiche dei tifosi».

SORPRESA – «Mi incuriosisce il Como: potenzialità economiche pazzesche e intenzioni serie».

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